Raccolta rifiuti in mare - repertorio PressMare

Raccolta rifiuti in mare - repertorio PressMare

Ottimi risultati della sperimentazione del progetto Isolem

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Da Navico
17/11/2020 - 09:43

È la plastica che - nel 94% delle pescate fatte in mare dai pescatori di Viareggio - viene raccolta, selezionata e smaltita, seguita dal vetro, dal metallo e dai rifiuti indifferenziati. Con risultati che, nei mesi di sperimentazione del progetto ISOLEM Isola Ecologica Marina – togliendo il periodo di blocco dovuto alla pandemia e quelli del fermo pesca –, consentono di indicare possibili scenari dell’azione messa a regime. L’attività di raccolta a bordo dei rifiuti “pescati” in mare infatti, se presa in carico dalla flotta di 120 barche a strascico attualmente presenti in Toscana, permetterebbe lo smaltimento di un quantitativo di rifiuti intorno ad almeno 80 tonnellate annue. 

Uno scenario più che possibile e reale che è stato disegnato dal CIBM di Livorno (Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” di Livorno), partner del progetto al convegno on line promosso dai soggetti che hanno avviato la sperimentazione: SEA AMBIENTE spa di Viareggio, NAVIGO per la parte organizzativa e comunicativa, la Cittadella della Pesca che ha coinvolto la marineria di Viareggio, Regione Toscana che ha finanziato ISOLEM attraverso lo strumento comunitario FEAMP  e il coinvolgimento del Comune di Viareggio, della Capitaneria di Porto di Viareggio e dell’Autorità Portuale Regionale.

Alla sperimentazione di ISOLEM hanno aderito otto motopescherecci a strascico della marineria di Viareggio che sono stati forniti di un apposito diario di bordo per raccogliere informazioni su tipologie e quantità di rifiuti, per singola operazione di pesca effettuata. 

I risultati raccolti sono stati informatizzati tenendo conto anche della geolocalizzazione e delle specie catturate in ciascuna operazione di pesca.  Anche i dati sui rifiuti sono stati ricavati attraverso un diario giornaliero per un totale di 84 operazioni di pesca (cale), riconducibili a 42 giornate di attività nel periodo da fine agosto a fine settembre 2020 che hanno prodotto il conferimento di 220 kg. di rifiuti nell’isola ecologica di Viareggio, in prevalenza composti da materia plastica (60%)

Le prime stime quantitative elaborate sui rifiuti raccolti da una singola barca per giorno alle giornate lavorative effettuate in un anno (ca 150 giornate) porterebbero ad un quantitativo di rifiuti pari a circa 660 kg annui per peschereccio. Espandendo questo quantitativo all’intera flottiglia a strascico di Viareggio (40 barche), il risultato sarebbe pari a circa 26.6 tonnellate. 

Nonostante le difficoltà operative dovute all’emergenza COVID_19, con ISOLEM è stato possibile ottenere significativi risultati in termini di stime sulla composizione, l’abbondanza e la distribuzione dei rifiuti marini, sulla messa a punto di un sistema funzionale per raccolta, stoccaggio e smaltimento e il coinvolgimento dei pescatori in tutte le fasi del progetto che hanno aderito con partecipazione, impegno e interesse.

Nei prossimi mesi, gli impegni e gli obiettivi degli attori coinvolti prevedono l’ampliamento dei pescatori coinvolti, e attività di raccolta e monitoraggio e inserire nella filiera tutte le realtà virtuose presenti sulla costa, attrezzando i porti sprovvisti di un sistema di raccolta e di deposito e sviluppando sinergie per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti in funzione di una crescita dell’economia circolare

I motopescherecci coinvolti sono: Carmela Figlia, Giaguaro, Giovanna I, Airone II, Sofà, Vieste, Shuttle, Jolly/Invidia.
Il convegno è stato moderato da Pietro Angelini direttore generale NAVIGO Innovazione e sviluppo della nautica ed ha visto l’intervento di Federico Pierucci, Assessore alla pianificazione strategica del Comune di Viareggio e le relazioni di Massimiliano Bergamini - SEA Ambiente, Alessandra Malfatti – Cittadella della Pesca, Paolo Sartor – CIBM di Livorno e Giovanni Guarnieri dirigente della Regione Toscana.
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