La nuova Luna Rossa riparte qui

Sport

02/11/2022 - 19:42

Il prototipo è un progetto Luna Rossa Prada Pirelli ideato, progettato e costruito “in-house”, a Cagliari. A questo scopo è stata ripensata la base, che adesso ospita nuove aree per la laminazione del carbonio, i forni e altri spazi che la rendono più pratica, spaziosa e funzionale a tutte le attività dei vari dipartimenti. La decisione di costruirlo internamente nasce anche dal fatto che è stato rafforzato il team, con l’arrivo di nuove risorse nei reparti progettazione e shore team, compresi abilissimi boat builder e laminatori d’esperienza.

«Questa barca ci permette di fare sviluppo e, quindi, delineare quelli che saranno gli aspetti fondamentali e le linee dell’AC75, ma anche di partire da subito con la marcia giusta: avere uno scafo nuovo da ottimizzare dà una forte carica fisica e mentale a tutto il team», dice Max Sirena il team director. Oltre a potenziare le prestazioni, il prototipo servirà per incrementare lo sviluppo aerodinamico e idrodinamico e tutti i sistemi. Che cosa cambia con il Programma Recon, che “legalizza” lo spionaggio? «È vero che oggi lo spionaggio è stato istituzionalizzato», risponde «ma, di fatto, cambia poco: anche in passato avevamo le spie attorno agli scafi; il fatto è che copiare non è semplice come si crede. Il grosso del lavoro oggi è sui sistemi di controllo e sui software e ciò che non si vede (nascosto o interno alla barca) è di gran lunga più importante di quello che è sotto gli occhi di tutti.»

Una deriva dalle forme rivoluzionarie non la puoi nascondere, ma fotografarla non basta per copiarla: bisogna capire come si è arrivati a quella forma, settarla, movimentarla, controllarla… Replicarla senza capirne il complesso meccanismo che ci sta dietro, insomma, è molto difficile.

«Pensiamo alla configurazione con doppio timoniere che avevamo adottato nella scorsa Coppa», dice Sirena. «All’inizio è stata criticata, poi hanno capito che funzionava e hanno cercato di imitarci, ma non è andata bene: sviluppare in qualche giorno gli automatismi, i ritmi e la sincronizzazione che noi abbiamo impiegato mesi per mettere a punto, infatti, non era possibile. Anche se non ci saranno i ciclisti, i ragazzi addetti a “sgambettare” saliranno a bordo per prendere confidenza con la barca e le velocità; in generale, l’equipaggio ruoterà e daremo a tutti la possibilità di confrontarsi con questo mezzo, anche per dare continuità al programma sportivo, dato che qualcuno si assenterà per prepararsi alle Olimpiadi o per partecipare a qualche circuito esterno. Nessuno è al momento confermato perché, come ripeto spesso, alla fine è la barca che sceglie il suo equipaggio e non il contrario».

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