Suzuki DF15A

Suzuki DF15A

Fuoribordo: potenza e cilindrata

Motori marini

13/10/2017 - 21:00

Un esame delle tabelle che mostrano quale sia il mercato attuale dei motori da 10 e da 15 cavalli, rivela che mentre ogni costruttore ha un solo modello da 15 cavalli, ne ha due (fatta eccezione per Evinrude) da dieci cavalli. Ci siamo incuriositi ed abbiamo rimarcato che i due motori da 10 cv. hanno cilindrate differenti: una, quella più alta, è uguale a quella dei motori da 15 cavalli della stessa casa, da cui il 10 cavalli è stato ottenuto per depotenziamento.

Fuoribordo da 10 e 15 cv  elencati per marca
Fuoribordo da 10 e 15 cv elencati per marca

L’altra è invece quella più corrispondente alla potenza nominale di progetto. Risulta evidente dalle tabelle che una cilindrata “normale” per un quindici cavalli è dell’ordine di 350 cc mentre per i dieci cavalli è dell’ordine dei 210-220 cc, suddivisi tra due cilindri. Unica eccezione è il monocilindrico Selva da 181 cc che è chiaramente un poco “spinto” ma che presenta due vantaggi non del tutto trascurabili: il peso ed il prezzo, entrambi di molto inferiori ai pari potenza sul mercato. Ma perché 9,8 oppure 9,9 e non 10? Perché in molti paesi (USA e Canada sono fra questi) le imbarcazioni con un motore da 10 cavalli in poi richiedono obblighi di registrazione e formalità supplementari che talvolta gli utenti preferiscono non affrontare, e decidono di pagare un costo molto più importante per rientrare nei limiti di legge avendo sulla poppa una testata, magari molto più pesante, che con piccole modifiche è invece capace di erogare 15 cavalli. In Italia fortunatamente non occorrono sotterfugi e quindi la scelta di un fuoribordo da dieci cavalli o da 15 può essere fatta in tutta libertà in funzione del peso, del costo e delle reali esigenze di utenza.

Fuoribordo da 10 (in giallo) e 15 (in azzurro) cavalli elencati per potenza crescente
Fuoribordo da 10 (in giallo) e 15 (in azzurro) cavalli elencati per potenza crescente

Se volete insegnare sci nautico al vostro bambino con una barca di alluminio o con un gommone, andate su un robusto 15 cavalli; se invece dovete portarvi appresso il motore in vacanza, un monocilindrico più leggero è certamente una scelta saggia.

Soprattutto non fatevi tentare dalla smania della velocità, specie se avete una barca pesante, normalmente carica di ospiti: non sarà un 15 cavalli a farvi planare; forse andrete a spasso più tranquilli e più felici con un motore più piccolo con una buona elica da spinta che vi consenta una migliore andatura dislocante.

Nelle tabella trovate quanto vi occorre per pesare la vostra scelta, tenendo conto che i prezzi sono quelli dei modelli base con gambo corto e senza accessori, nella versione più economica secondo i listini 2017. Tutti i motori hanno un ciclo a quattro tempi.

Alfredo Gennaro

PREVIOS POST
Circolo della Vela Mestre: nuovi istruttori e UDR nazionali nel 2016
NEXT POST
Incendio a bordo di uno yacht, tre morti in Liguria