La battaglia della classe media

La battaglia della classe media

Alla ricerca di un futuro migliore

Editoriale

13/10/2017 - 15:22

 

 

La fascia di società dell’economia occidentale che ha maggiormente risentito, anzi sofferto la crisi economica scatenata dalla speculazione finanziaria statunitense è stata la classe media, tanto da diventare negli States la bandiera della campagna presidenziale 2016 del partito democratico americano, iniziata da Hillary Clinton col motto Hillary for America. Sono i voti della classe media quelli che valgono per vincere. Eppure essa rimane stritolata tra speculazione finanziaria e totalitarismi di sinistra e di destra che per annientarla chiedono proprio i suoi voti. Stiamo pagando da circa dieci anni e forse più i debiti delle banche, come ha testimoniato recentemente anche Papa Francesco, E continueremo a pagarli se non riusciremo ha trovare nel nuovo rinascimento stimolato dal mercato globale - il progresso è inarrestabile e vince sempre sulla difesa dello status quo - la forza di affermare il ruolo determinante che solo la classe media può svolgere. E invece ubriacati dalla propaganda politica tanto di moda fino a poco tempo fa, anche chi ne fa parte quasi se ne vergogna. Fino a poco tempo fa si parlava solo di sinistra e di destra, poi la drammatica caduta delle ideologie politiche ha indirizzato gli interessati verso il centrosinistra e il centrodestra, ma con scarsi risultati perché la classe media, disgustata dalla politica delle ruberie addirittura non vota. Servirà l’esempio della Clinton a generare qualcosa di realmente simile anche in Italia?  

 

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