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Prove in mare, ulteriori semplificazioni normative: il punto di Roberto Neglia

Editoriale

13/04/2019 - 12:19

Una notizia apparentemente minore, quella del decreto che riconosce American Bureau of Shipping come ente tecnico dell’Amministrazione italiana per la certificazione delle unità non Solas. Invece si rivela un ulteriore tassello nella promozione delle filiere, dopo le semplificazioni ottenute UCINA Confindustria Nautica con la riforma del Codice.

L’impatto di questo tecnicismo riguarda infatti un tema di interesse per i cantieri, a cominciare da quelli viareggini che hanno segnalato all’Associazione nazionale di categoria il problema: qualora si fossero affidati ad ABS per la costruzione e la certificazione della nave, non avrebbero potuto avvalersi del medesimo ente tecnico per l’effettuazione delle prove tecniche in mare, in quanto non riconosciuti dall’amministrazione. “Questo voleva dire cercare un altro ente di certificazione e ricominciare tutto daccapo” – spiega il Vice Presidente UCINA, Maurizio Balducci – e per questo l’Associazione si è affiancata ad ABS per aiutarlo a superare gli intoppi burocratici. Il decreto che ne è scaturito apre dunque il mercato a una maggiore concorrenza, a tutto vantaggio della gestione economica e anche temporale degli adempimenti e delle verifiche che intervengono fra il varo della barca e la consegna al cliente."

Motoryacht nel porto di Viareggio
Motoryacht nel porto di Viareggio

Il provvedimento del MIT ha infatti stabilito che nell’ambito delle attività di ispezione e controllo American Bureau of Shipping potrà offrire e le seguenti attività di certificazione: operazioni o funzioni attinenti all'accertamento ed al controllo delle condizioni di navigabilità, assegnazione della linea di massimo carico, stazzatura delle navi, sicurezza delle navi, prevenzione ed estinzione degli incendi a bordo, controllo tecnico sulle costruzioni navali e per l'esercizio della navigazione, tutte le altre attività richiamate nella normativa di riferimento e relative agli impianti, alle dotazioni e agli equipaggiamenti di bordo.

Le prove in mare erano già state semplificate dal nuovo Codice della nautica. E’ stato previsto il rilascio della targa prova da parte dello sportello telematico del diporto, con documentazione redatta in italiano e inglese, sportello che ha iniziato la sperimentazione lo scorso 1 aprile e sarà operativo al pubblico dal 1 novembre. La validità della targa prova è già estesa alle acque straniere e l’uso è ampliato a eventi espositivi anche privati, oltre agli originari saloni nautici. I beneficiari, oltre ai cantieri costruttori, includono anche le aziende di assemblaggio e allestimento e i mediatori del diporto. E’ infine prevista la conduzione con la sola patente nautica da parte di personale del cantiere costruttore o delle aziende fornitrici. Per quanto riguarda le prove tecniche di scafo e motori, la previsione di un medico a bordo è stata sostituita con quella di una persona in possesso del first aid, se la navigazione viene effettuata a tre ore da un pronto soccorso. Più veloce anche il rilascio dei documenti. L’iscrizione provvisoria anche per navi da diporto è ora possibile con la stazza provvisoria, la semplice attestazione dell’avvio delle procedure di cancellazione da registro estero, la dichiarazione sostitutiva per l’attestazione dell’attività commerciale e la ricevuta di presentazione dei documenti di iscrizione vale come licenza sostitutiva.

Roberto Neglia

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