Cantiere del Pardo

Cantiere del Pardo

Il fondo Wise Equity compra il 60% di Cantiere del Pardo

Editoriale

07/12/2020 - 19:52

Wise Equity, tramite il fondo Wisequity V, ha acquisito il 60% del capitale di Cantiere del Pardo, gruppo italiano operante nella produzione e commercializzazione di barche a vela e a motore e proprietario dei marchi Grand Soleil Yachts, Pardo Yachts e VanDutch. A vendere sono stati gli azionisti Luigi Servidati e Fabio Planamente, manager storici dell'azienda che detenevano il 100% del gruppo dal management buyout dell'ottobre 2018 e che ora sono scesi al 40%.

Planamente e Servidati, tramite il veicolo Gifa Holding, nel 2018 avevano sottoscritto un aumento di capitale da 5 milioni di euro, mentre la famiglia Trevisani (la stessa che controlla la Trevi Finanziaria Industriale, quotata a Piazza Affari, attiva nel campo delle perforazioni del sottosuolo e in crisi da tempo) si era diluita di conseguenza, pur restando azionista di minoranza, così come Andrea Amadori, altro socio di minoranza della società. Nel 2018 la famiglia Trevisani era poi uscita dalla compagine societaria. L’attuale cessione del 60% del cantiere nautico è stata seguita dal partner di Wise Equity, Michele Semenzato, e dall’investment manager Bruno Barago.

Wise Equity è stata assistita nell’operazione da Cassiopea Partners (advisor finanziario), Simmons & Simmons (consulente legale), Studio Spada Partners per la due diligence fiscale e la strutturazione del deal, KPMG per la due diligence contabile. Gli azionisti di Cantiere del Pardo sono stati affiancati dall’advisor Mediobanca e dallo Studio Legale Musumeci.

Michele Semenzato, Partner fondatore di Wise Equity, ha dichiarato: "Cantiere del Pardo rappresenta una storia di grandissimo successo in un settore in cui l’Italia ha una forte tradizione e una leadership mondiale. Siamo felici di poter affiancare un management team eccellente, autore di un incredibile turnaround del cantiere. I progetti futuri comprendono lo sviluppo sia del segmento vela che del segmento motore. Nella vela il Cantiere ha una grandissima tradizione costruita sull’assoluta attenzione alla progettazione, al design e alla qualità costruttiva, elementi che andranno non solo mantenuti, ma rafforzati e posti alla base del percorso futuro. Nel motore, la strada è appena iniziata, ma sono già arrivate molte soddisfazioni e l’obiettivo è proseguire nel cammino tracciato”.

Fabio Planamente, amministratore delegato del Cantiere, ha affermato: “Nella decisione di aprire il capitale per dotare la società di ulteriori risorse per lo sviluppo, abbiamo prestato una forte attenzione alla scelta del partner. Abbiamo trovato in Wise Equity il partner che cercavamo, non solo per la loro ventennale esperienza nell’accompagnare medie aziende italiane nel loro percorso di crescita e internazionalizzazione, ma anche per la loro sensibilità industriale che siamo sicuri ci permetterà di avere un interlocutore sensibile alle peculiarità del nostro settore”. Gigi Servidati, presidente di Cantiere del Pardo, ha aggiunto: “L’ingresso del nuovo azionista Wise Equity ha per noi un’importanza strategica fondamentale per assicurarci un’accelerazione nella crescita e il raggiungimento dei molti ambiziosi obiettivi che ci siamo posti. Questo per noi significa avere le forze e le risorse per lo sviluppo di nuovi modelli innovativi, sia a vela che a motore, che vadano a soddisfare le esigenze di armatori che ci seguono da anni e che vedono nel nostro Cantiere un’eccellenza. Avere le risorse per diminuire il time to market dei nostri modelli premia le aspettative di coloro che da anni credono nella forza dei nostri premium brand: Grand Soleil Yachts, Pardo Yachts e recentemente VanDutch”.

La rotta tracciata per i prossimi anni, durante i quali l’attuale management resterà saldamente al timone del Cantiere, è continuare ad investire sia nell’offerta di barche a vela che nello sviluppo del segmento a motore. Gli obiettivi, in coerenza con quanto fatto nella storia di Cantiere del Pardo, sono di rafforzare la leadership nel segmento 30-80 piedi e valutare le opportunità di espansione in altri segmenti, continuando a perseguire il connubio di eleganza, prestazioni e comodità. Inoltre, verranno prese in considerazione altre opportunità di crescita per linee esterne, acquisendo altri marchi complementari e sinergici con l’attuale offerta di Cantiere del Pardo, alla stregua di quanto fatto con il marchio VanDutch.

La notizia della cessione della maggioranza di Cantiere del Pardo era trapelata nel giugno scorso ed era stata confermata pochi giorni dopo da Fabio Planamente in una intervista in esclusiva a Pressmare. Nello stesso periodo, la società aveva annunciato l’acquisizione del marchio olandese VanDutch, che potrebbe contribuire con altri 20-30 milioni di fatturato con sinergie importanti negli Usa. Nel novembre scorso Wise aveva spuntato l’esclusiva nella trattativa per la cessione del 60% del cantiere nautico.

Wise è un fondo di private equity italiano, con sede a Milano, che dal 2000 investe in pmi italiane. La sgr ha alle spalle oltre 20 anni di esperienza nel private equity italiano, in cui ha investito circa 600 milioni di euro in 35 aziende. È stata eletta miglior private equity italiano nel 2015, 2017 e 2019 da investitori europei e nordamericani. Wise Equity è stato fondato da Paolo Gambarini e Michele Semenzato. Tra le sue ultime operazioni, ricordiamo le acquisizioni delle società d ICT N.B. Service e Obiectivo (tramite la controllata Innovery) e quelle di Fi.mo.tec. (attiva nella componentistica) e Vittoria (multinazionale italiana leader globale di pneumatici e ruote per bicicletta di alta gamma). Wise ha attualmente in gestione tre fondi: Wisequity III, con una dotazione di oltre 180 milioni di euro e un investimento in portafoglio (NTC), dopo aver disinvestito in altre 7 aziende; Wisequity IV, con una dotazione di 215 milioni di euro, che ha impiegato circa il 92% del proprio capitale in 8 investimenti; Wisequity V. L’acquisizione di Cantiere del Pardo costituisce la terza operazione quest’ultimo, che lo scorso anno ha raccolto 260 milioni di euro in meno di due mesi dal lancio e detiene in portafoglio anche Fi.mo.Tec. e Vittoria.

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