WSL invia la petizione We are one ocean agli USA

WSL invia la petizione We are one ocean agli USA

PressMare: WSL invia la petizione We are one ocean agli USA

Ecologia

24/11/2021 - 08:18

La WSL (World Surf League), la lega mondiale del surf, ha recentemente annunciato l’invio al convegno sulla biodiversità organizzato dalle Nazioni Unite, "Kunming China", della petizione “ We are one ocean”, richiamando i leader mondiali a proteggere e conservare il 30% degli oceani per il 2030. Si vuole cioè creare entro tale data, una rete globale di aree marine protette che copra il 30% dei mari del mondo - mentre oggi rappresentano appena il 2,7% - in modo da salvaguardare la salute e la biodiversità degli oceani e aiutare a combattere gli effetti dei cambiamenti climatici.

La WSL aveva lanciato la campagna all’inizio di quest'anno con lo scopo di fare cultura sul problema della conservazione oceanica, un'azione ifinalizzata anche a garantire il futuro del surf. Gli Oceani per i surfisti sono molto più che il posto preferito per giocare, sono la loro arena, il loro ufficio e la loro fonte d'ispirazione.

Dal momento del lancio di We are one ocean, persone di 150 diversi paesi e più di 90 organizzazioni, si sono riunite per arrivare a coinvolgere una platea di circa 400 milioni di uomini e donne che hanno a cuore il pianeta.
Emily Hoffer, Chief People & Purpose Officer di WSL, ha dichiarato in merito: “We Are One Ocean offre la grande opportunità di dare voce alla comunità mondiale di surfisti e appassionati dell’oceano, nei confronti dei leader mondiali. Sappiamo che un modo per raggiungere il cambiamento può essere attraverso le comunità di appassionati, in modo che parlino come una sola voce per la salvaguardia dell'oceano. La WSL è impegnata a lavorare sia a livello globale sia localmente, per proteggere e conservare gli oceani, investendo sui giovani, in modo che possano diventarne i futuri custodi.”

WSL per questa specifica iniziativa ambientale ha collaborato con nove testimonial da tutto il mondo, compresi scienziati che fanno surf, come il Dr. Cliff Kapono e il Dr. Easkey Britton, e campioni del circuito mondiale WSL, surfisti come Kanoa Igarashi e Lakey Peterson, per diffondere l'iniziativa.
Durante la stagione delle competizioni, la campagna We are one ocean è stata integrata da attività pratiche a favore dell'ambiente, quali la pulizia delle spiaggie, il ripristino costiero e la preparazione dei nidi delle tartarughe, che ha visto coinvolti sia gli atleti sia il grande pubblico accorso ad applaudirli. 
Fra le 90 organizzazioni e associazioni mondiali, impegnate nell'ambito dello sport, dell'ambiente e della sostenibilità, che hanno aderito all'iniziativa della WSL, ci sono il Natural Resources Defense Council, Conservation International, Take3, Surfers Against Sewage, I AM WATER, Surfrider Foundation, Sea Legacy, Lonely Whale, PADI e World Sailing.

Come parte della campagna “We Are One Ocean”, WSL ha lanciato e fondato un nuovo programma, che quale supporta il lavoro della conservazione oceanica da parte di organizzazioni non governative legate al luogo e alle comunità che ospitano eventi WSL, inclusi SOS Mata Atlântica Foundation, Brazil, WILDCOAST, California, Mālama Pūpūkea-Waimea, Hawaii and WILDOCEANS e South Africa.

L’adesione al programma 2022 è aperta. La petizione è stata inviata in forma di video alla United Nations Biodiversity Conference (CBD) e sarà proiettata in occasione dell’incontro a Kunming, in China, che si svolgerà nella prossima primavera, dove verrà presentato il nuovo Post-2020 Global Biodiversity Framework.

Per visualizzare il link della petizione:
https://www.worldsurfleague.com/posts/492300/world-surf-league-delivers-we-are-one-ocean-petition-to-united-nations

Veronica Cotugno

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