Giove Jet: Volvo Penta IPS IMO Tier III e la svolta "green" di Alilauro

Motori marini

25/04/2024 - 06:42

Il trasporto marittimo si trova di fronte a una svolta epocale: la sostenibilità ambientale non è più una scelta, ma una necessità impellente.

Il Gruppo Lauro, che quest’anno festeggia 80 anni dalla fondazione e di cui fa parte la compagnia di navigazione Alilauro, conscio di questa realtà, ha intrapreso un percorso volto a ridurre l’impronta che le sue attività generano sull’ambiente, adottando misure innovative e investendo in tecnologie all'avanguardia. Il lancio del rinnovato Giove Jet di Alilauro, avvenuto ieri a Napoli presso il Molo Beverello, il cui upgrade tecnologico ha visto l’installazione dei sistemi di propulsione IPS della Volvo Penta come parte cospicua, incarna tale filosofia, posizionandosi come un modello per il futuro del trasporto passeggeri via mare.

Il catamarano Giove Jet

Giove Jet - lungo 33 metri per 9 di larghezza, 332 GT di stazza lorda, in grado di accogliere 276 persone a bordo - è nato come un catamarano per il trasporto passeggeri dotato di motori diesel con propulsioni a idrogetto. Dal 1985, anno del suo varo avvenuto nel cantiere svedese Marinteknik Verkstadts AB, ha traghettato oltre 3 milioni di persone. Grazie al suo profondo refit in chiave "green", che rientra nei progetti sostenuti dal Ministero dei Trasporti legati al PNRR, segna un momento importante nella storia del trasporto marittimo europeo, poiché è attualmente l’unità di linea più grande a utilizzare gli IPS di Volvo Penta. Si tratta di una tecnologia propulsiva all'avanguardia, che ha già conquistato il mondo dello yachting – sono oltre 40.000 le unità da diporto che l’hanno adottato – e che promette di rivoluzionare i sistemi di trasporto su acqua con un'impronta ambientale decisamente ridotta rispetto al passato.

Con il suo sistema IPS IMO Tier III, Volvo Penta si pone al centro di questa trasformazione, offrendo una soluzione pronta all’uso e non un prototipo per fare ricerca, che riduce notevolmente le emissioni di CO2 e i livelli di NOx, ossido di azoto, abbattendo il rumore e le vibrazioni e garantendo un comfort decisamente migliore rispetto ad altri sistemi propulsivi.

Uno dei quattro motori Volvo Penta D13 installati sul Giove Jet

L'impiego dei motori con iniezione elettronica ad alta pressione Volvo Penta - in totale sono quattro Volvo Penta D13 a 6 cilindri in linea da 12,8 L, che erogano ciascuno 1.050 HP - ha sicuramente reso possibile una combustione più efficiente rispetto alla precedente motorizzazione, ma a fare maggiore differenza nel contenimento dei consumi – su Giove Jet si passa da 708 a 495 litri/ora - e quindi delle emissioni di CO2 rispetto al passato, è sicuramente l’efficienza intrinseca degli IPS.

Il sistema propulsivo Volvo Penta IPS

Il sistema propulsivo Inboard Performance System (IPS), al suo lancio, circa 20 anni fa, ha rappresentato un'innovazione che ha rivoluzionato in primis l’ambito dello yachting.

Basato su una trasmissione con pod e doppie eliche controrotanti orientate verso prua, il sistema IPS di Volvo Penta si è dimostrato in grado di ridurre i consumi di carburante oltre il 30%, fornendo un incremento del 15% delle performance in accelerazione e una riduzione del 50% nei livelli di rumorosità e vibrazioni. Aumentando l’efficienza e riducendo il fabbisogno energetico, consente di installare motori più piccoli rispetto ai tradizionali che utilizzano propulsioni in liea d’asse, riducendo gli ingombri in sala macchine.

L'IPS Volvo Penta

La configurazione propulsiva Volvo Penta IPS porta in dote anche un sistema di guida integrato che non ha termini di paragone rispetto a quelli tradizionali. Oltre alla tradizionale ruota del timone, mette infatti a disposizione del comandante anche il joystick di governo, capace di incrementare il feeling fra il pilota e lo scafo, amplificando la manovrabilità dell’unità in acque ristrette.

Volvo Penta e la normativa IMO Tier III

Per soddisfare gli standard internazionali dettati dalla MARPOL - Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell'Inquinamento causato da Navi - il Giove Jet con l’installazione dei sistemi propulsivi IPS di Volvo Penta risponde ora alla normativa IMO Tier III, adottando un avanzato sistema di catalizzazione dei gas di scarico, essenziale per ridurre le emissioni nocive. La tecnologia è focalizzata sulla fase post-combustione con riduzione catalitica selettiva (SCR) dei gas di scarico. Significa che i motori sono dotati di marmitta catalitica che utilizza l’Urea, un additivo in forma acquosa grazie alla quale gli ossidi di azoto vengono trasformati in azoto molecolare e acqua, riducendo del 80% i livelli di NOx.

Il sistema di catalizzazione SCR degli IPS IMO Tier III

Il sistema SCR integrato di Volvo Penta, ha inoltre il vantaggio di essere fra i più compatti, il che non ha richiesto l’ampliamento della sala macchine per accoglierli.

Riguardo le unità termiche Volvo Penta D13, da sottolineare, inoltre, che sono predisposte per l'utilizzo di combustibile HVO – acronimo che sta per Olio Vegetale Idrotrattato, ovvero un combustibile idrogenato ottenuto da materie prime sostenibili – che proietta il sistema IPS verso un futuro ancora più green.

Volvo Penta IPS e l'innovazione nel comfort del trasporto

La trasformazione del Giove Jet non è limitata alle sue credenziali ambientali. Come detto, il sistema propulsivo IPS di Volvo Penta gioca un ruolo fondamentale anche nell'incremento del comfort di bordo. L'ingegneria innovativa delle eliche controrotanti e della trasmissione POD, riduce drasticamente il numero degli organi preposti al moto che producono vibrazioni e quindi rumore. Ciò genera un'esperienza di viaggio in mare significativamente più confortevole e piacevole.

“Alilauro intende proporre percorsi che si integrano in modo efficace con altre modalità di trasporto, come quelli su gomma e su rotaia – ci ha detto l’amministratore delegato di Alilauro, Eliseo Cuccaro - offrendo itinerari ottimizzati e un viaggio senza soluzione di continuità. Il miglioramento dell'esperienza utente inizia dal primo miglio e continua fino all'ultimo, enfatizzando la sinergia tra le varie forme di trasporto e il rispetto per l'ambiente.

Cuccaro ha poi aggiunto: “Portando a termine questo importante lavoro di profondo refit tecnologico, abbiamo dimostrato come anche in Italia, con i giusti partner, si possano realizzare lavori di grande qualità. Noi abbiamo fatto tutto in casa, nel nostro cantiere, con le nostre forze, le nostre capacità, e di questo ci sentiamo molto orgogliosi. Volvo Penta è stato un partner ideale, ci ha dato grande supporto per questo progetto ma sono certo che faremo ancora della strada assieme. L’arrivo di un nuovo e più grande sistema IPS, che apre ad applicazioni per unità ancora più grandi, ci fa puntare verso nuovi obiettivi, nuovi miglioramenti tecnologici per la nostra flotta.

L'impegno di Alilauro per un futuro sostenibile – ha chiosato Cuccaro - si riflette nell'efficienza del Giove Jet, a bordo del quale, per altro, abbiamo installato anche i pannelli fotovoltaici. L’unità non solo risponde alle esigenze attuali ma apre la strada a soluzioni future. La riduzione dei consumi energetici è al centro di questo processo, che vede la compagnia guardare con ottimismo verso l'integrazione di tecnologie ibride ed elettriche. L'efficienza dei POD si rivela fondamentale in questa evoluzione, ottimizzando l'utilizzo dell'energia a bordo e preparando il terreno per una transizione fluida verso un'era di propulsione completamente rinnovata”.

La nuova piattaforma Volvo Penta IPS 40

Andrea Piccione, direttore commerciale di Volvo Penta Italia, ha aggiunto: “I risultati che abbiamo raggiunto con il Giove Jet sono lusinghieri, se guardiamo i numeri addirittura impressionanti. I test realizzati in mare ci dicono che in un anno si avranno emissioni di anidride carbonica ridotte rispetto alla precedente configurazione propulsiva, di oltre mille tonnellate - più o meno il peso di un lungo treno merci carico, o di una decina di balenottere azzurre - calcolati su un utilizzo medio di 2 mila h/anno.

Con l’introduzione della piattaforma IPS 40 Volvo Penta – ha aggiunto Piccione - già predisposta per l’utilizzo di un mix di fonti energetiche – si possono avere da 4 a 8 fonti di energia diverse, a seconda della configurazione, inclusi motori endotermici alimentati da combustibili rinnovabili, sistemi completamente elettrici o soluzioni ibride – si aprono nuovi scenari. Potremo proporre la tecnologia IPS con i propri standard di efficienza, riduzione di consumi ed emissioni, aumento della sicurezza e del comfort, anche su unità più grandi, fino a 60 metri di lunghezza, per cui siamo certi che susciteranno l’interesse di tanti armatori, non solo quelli legati al diporto.”

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