Oasis 40M Benetti
Oasis 40M Benetti: lo yacht che ha introdotto un nuovo lifestyle
Aspettando per i prossimi mesi il varo di Oasis 34 metri, saliamo a bordo di Oasis 40, il superyacht da cui discende, capostipite di un nuovo lifestyle. A condurci fra gli ambienti raffinati e gli straordinari spazi aperti di questo yacht, che ne hanno decretato un successo commerciale altrettanto straordinario – ne sono stati venduti 18 dal lancio, in poco più di un anno – ci pensa Désirée Sormani, una delle migliori penne nell’ambito dello Yacht Design.
Definirlo innovativo potrebbe apparire scontato. Il nuovo Benetti Oasis 40M è qualcosa di più: è un vero e proprio lifestyle, un nuovo modo di vivere il mare. Il primo esemplare, battezzato Rebeca dal suo armatore, è stato presentato a fine settembre in un evento privato organizzato a Portofino ed esposto poi agli occhi del pubblico durante il Salone di Genova; un modello che racchiude tutti quegli asset che hanno contribuito a creare la storia del Gruppo Azimut|Benetti: ricerca e sviluppo, nuovi codici stilistici, qualità, affidabilità, investimenti, solidità finanziaria, traguardi da tagliare. Oasis 40 metri (denominato così in tempi nemmeno sospetti rispetto a ciò che stiamo vivendo a livello globale) è veramente una perfetta isola di pace, un’oasi di benessere dal gusto chic che offre un contatto con il mare unico.
Realizzato in speculazione, totalmente in vetroresina, è piaciuto immediatamente ai suoi armatori americani Mr.& Mrs Casulli: i loro profili coincidevano perfettamente con ciò che il team di design aveva in mente quando ha disegnato questo superyacht: una coppia casual dallo stile di vita dinamico e informale, che ama esplorare nuove mete e che privilegia il contatto con la natura. Ex campione mondiale di offshore, Tim Ciasulli è rimasto subito folgorato dal progetto e dalla sua enorme beach area a diretto contatto con il mare che lo caratterizza.
Le linee esterne, eleganti e moderne, sono opera di RWD: a questa immensa poppa che degrada pieddans l’eau lo studio britannico ha abbinato una sportiva prua dritta. Per magnificare il contatto con la natura intorno, ha aperto tutti i ponti con grandi finestre a tutta altezza che illuminano gli interni di luce naturale anche nella timoneria trasformandoloin un luogo magico, dove sostare e apprezzare la navigazione. Il lato più glamdello yacht è, come preannunciato, la poppa: un luogo adatto alla convivialità e ai party ma più semplicemente il luogo perfetto per la vita all’aria aperta senza alcuna barriera fisica e visiva. Due ali laterali apribili permettono di ampliare la superficie totalefino a 90 metri quadri, conuna larghezza che raggiunge gli 11 metri. Un grande transformer centrale, che si immergere in mare fino a 1 metro, agevola l’accesso al mare e risulta gradita a chi pratica attività subacquea. Cuore di quest’area è un’isola prendisole centrale, un grande divano a C e una piscina di 7 metri quadri con 5.500 litri di acqua riscaldabile e idromassaggio; per evitare sprechi l’acqua dolce è raccolta, filtrata e rimessa in circolo pulita.
Ulteriori zone conviviali sono l’upper deck, dove un’intima lounge si prolunga in una terrazza esterna e il sun deck, ulteriore area di 90 metri quadri arredata con un grande tavolo da pranzo rettangolare per 12 persone, un bar e una seconda Jacuzzi.
Un'altra caratteristica molto apprezzata da Mr. Ciasulli è stata la continuità tra esterni e interni. Dalla beach area si entra direttamente nell’enorme living: lo stile è informale ma casual-chic. Nulla è appariscente ma tutto cattura l’attenzione, a partire dalla pavimentazione in teak che prosegue con doghe disposte orizzontalmente in modo da non cambiare mood con l’esterno. Benetti per gli interni ha scelto lo studio newyorkese Bonetti/KozerskiArchitecture. “La ricerca dell’eclettismo è importante per portare novità che derivino dalla contaminazione”, sottolinea Giovanna Vitelli. “Architetti che operano in vari ambiti dell’architettura, dal residenziale al retail agli hotel, stimolati quindi a mondi ed esperienze diverse: una risorsa di cui gode il progetto di Oasis.
Al suo esordio nella nautica, lo studio newyorkese ha introdotto nuove suggestioni derivate dall’architettura residenziale. “Il cliente all’inizio non esisteva quindi abbiamo immaginato un armatore che volesse vivere la barca in modo più libero”, dice Enrico Bonetti, “La cosa più difficile è stato pensare a un progetto che non avesse un luogo, perché può essere dappertutto. Prima di procedere, abbiamo visitato altri Benetti e annotato ciò che a noi da profani non piaceva: nella nautica gli interni sono affollati di mobili e i materiali cambiano in continuo”. Invece su Oasis 40M tutto è studiato per risultare fluido e lineare. Lo studio Bonetti/Kozerskiha scelto un design organico dai dettagli minimal, colori tenui e materiali come il marmo Calacatta o Vagli, il teak, il legno palissandro e laccato bianco e su questa base poi i coniugi Ciasulli hanno modulato le loro scelte personali: i tessuti, i colori delle testate dei letti, alcuni tipi di marmo per i bagni e alcuni dettagli di design.
Il salone è un ambiente unico con la piattaforma poppiera, suddivisoin living con due divani delle tonalità del bianco e del grigio disposti ad arco che accolgono gli ospiti e zona dining; dietro la parete un elegante e ricercato mobile bar che si apre a scrigno, svelando un pannello in onice retroilluminato.
Dal lato destro del salone un corridoio porta alla suite armatoriale di un’eleganza discreta, un ambientea tutto baglio che prevede una zona salotto sul lato di dritta e una grande letto voltato verso poppa, decentrato sulla sinistra; ampie finestrature a tutta altezza si affacciano sulla bellezza del mare mentre un corridoio porta ancora più a prua verso le cabine armadio e i bagni, lui e lei. Fa parte della zona armatoriale anche una cabina polifunzionale che a bordo di Rebeca è una palestra ma può essere anche un office o una cabina addizionale. La zona notte per gli ospiti sul lower deck prevede quattro cabine doppie.
La plancia di comando, sull’upper deck è una vera postazione futuribile: la classica ruota timone è sostituita da una “light bridge console” in fibra di carbonio dal design avveniristico sviluppata da Benetti e Seastema; il livello di integrazione software è elevatissimo, ed è di derivazione militare con schermi a cielino e una poltrona di Besenzoni con comandi divisi su due piccole “penisole”, come fossero braccioli aggiuntivi. Inutile dire che le performance sono eccellenti: grazie a un’efficienta carena completata dalla prua verticale, Oasis 40M raggiunge i 18 nodi di velocità massima e 11 nodi di crociera. Ottimi i consumi in lenta navigazione, consuma poco più di 100 lt/h, con un’autonomia superiore a quella necessaria a compiere una traversata atlantica. Con grande soddisfazione degli armatori attenti a questo aspetto.
DésiréeSormani