Fiera Nautica di Sardegna: una buona prima edizione
La Fiera Nautica di Sardegna ha debuttato come meglio non si poteva. Dal 22 al 26 aprile il Marina di Olbia è diventato il centro della nautica non solo sarda, ma nazionale. Successo di partecipazione degli espositori, 92 totali, comprese le istituzioni e le forze dell'ordine che operano in mare, e 81 operatori commerciali. Ben 97 barche esposte, tutte in acqua e disponibili per prove e test in mare. Azzeccata la collocazione nel calendario che ha evitato l'assembramento settembrino, già sin troppo affollato di eventi nautici, per scegliere un periodo ancora favorevole a chi cerca la barca per la prossima stagione e in linea con la riapertura delle seconde case che molti diportisti hanno in questa zona di Sardegna. La piccola babele di vari accenti italiani (e per i più fini ascoltatori anche di accenti sardi), dimostra quanto sia stata recepita dai visitatori sia nazionali sia regionali.
E ciò nonostante gli ancora vigenti vincoli anti Covid abbiano contingentato la presenza del pubblico a non più di 3.500 persone al giorno.
Gianni Sarti, presidente CIPNES, all'inaugurazione della Fiera Nautica di Sardegna
Non solo dealer locali e una quota molto molto marginale per le imbarcazioni usate, praticamente la totalità delle barche esposte era nuova, fatto salvo, ovviamente, i numerosi yacht destinati al charter, che vista la collocazione e la fortissima attrattiva turistica di quest'area per chi decide di noleggiare una barca, hanno giustamente deciso di partecipare in forza. Come per esempio NSS Yachting, concessionaria sia dei catamarani Lagoon sia dei monoscafi Beneteau, a vela e motore, e importatore per l’Italia dei gommoni Highfield.
Simone Morelli, Ceo del gruppo ha così commentato: «Siamo stati i primi ad accettare l'invito della Fiera nautica di Sardegna a partecipare e abbiamo messo in mostra praticamente tutta la nostra offerta di barche nuove con cinque Lagoon e l'80% dei Beneteau, più i gommoni. L'abbiamo trovata un'ottima iniziativa ed eccellente è stato il lavoro di Angelo (Colombo, responsabile organizzazione e gestione, ndr) nel gestire un evento del genere con tempi così ristretti. Ci è piaciuto il fatto che ci fossero non solo visitatori sardi, ma anche di altre regioni, nonostante l'aeroporto non sia ancora al pieno del suo funzionamento. Segno che l'interesse è stato nazionale. Ottima anche la scelta del calendario. Prevedo un'ottima crescita e delle prospettive eccellenti».
Intervistando gli altri partecipanti il tono non varia di molto e i commenti sono tutti lusinghieri.
Parole di compiacimento da Tiziano Porcedda, della società Sestante Yachts, da Roberto Pala, agente commerciale dei gommoni Sea Water, e Nataniele Gaimo di nautica Scar, che ha presentato due modelli particolari del suo Next 195, il 5,90 metri adatto anche ai motori senza patente, in versione Luxury e in versione rosso fiammante Limited Edition, in soli 5 esemplari numerati e con un ottimo impianto stereo.
«Olbia sta crescendo molto bene anche in termini di servizi, una fiera era necessaria e visto come è cominciata e il buon afflusso di visitatori, siamo ben disposti a garantire la nostra presenza per i prossimi cinque anni con il fine di aiutarla a crescere», ha dichiarato Roberto Flaborea, responsabile amministrativo di Maxi Tenders, dealer Sacs e ora anche Pirelli-Tecnorib.
«Qui è stato fatto un piccolo miracolo, per tempi e realizzazione. È una fiera partita con l'acceleratore al massimo!», è stato il commento di Roberto Azzi di Emerald Yacht, cantiere e broker di Olbia. «Sin dai primi giorni si sono visti i risultati e le prospettive sono ancora più buone. Olbia rappresenta il 60% della nautica sarda e l'attenzione rivolta non solo dai dealer ma proprio dai marchi nazionali, è indice della giusta direzione presa da questo evento. In più l'ulteriore mossa vincente è stata unire la presenza dell'eccellente offerta agroalimentare locale».
Tra i cantieri "continentali" a esporre alla Fiera Nautica di Sardegna anche Tuccoli e Phiequipe, da qualche mese uniti, prodotti entrambi nelle stesse strutture e con lo stesso rigore costruttivo. Il cantiere con la T maiuscola ha portato a Olbia, direttamente via mare da Livorno, a dimostrazione della vocazione marina dei suoi scafi, il suo aggressivo T250VM motorizzato con un Suzuki DF300AP. Progettato con la collaborazione di Marco Volpi, il 33 volte campione del mondo di pesca da natante, questo fisherman nasce per soddisfare anche le necessità più spinte del pescatore sportivo che non scende a compromessi e che vuole un mezzo per pescare tutto l'anno. «Per noi essere qui in Sardegna è quasi doveroso vista l'attenzione alla pesca di tanti appassionati che scelgono di passare le vacanze qui, anno dopo anno, o addirittura di trasferirsi su queste coste per avere la possibilità di uscire in mare a pescare ogni volta che è possibile e specialmente, quando il traffico turistico scende», ha spiegato Paolo Sanguettola amministratore del cantiere.
«Che siano tender per superyacht, come quello recentemente consegnato a un armatore di un Sanlorenzo, o che siamo imbarcazioni a sé stanti, come il Levriero 21 che abbiamo portato qui a Olbia, questa collocazione ci si addice molto», ci ha detto Carlo Tonarelli, il fondatore di Phiequipe. «Quindi, oltre a essere stati ben felici di accogliere l'invito che ci ha rivolto Angelo Colombo, che ringrazio per l'attenzione che ci ha riservato, abbiamo visto nella Fiera nautica di Sardegna una vetrina ideale per le nostre barche che nascono per concentrare in dimensioni compatte l'eleganza, la semplicità d'uso e tutte le attenzioni che al benessere e al comfort quotidiano che tanto ama e ricerca la quasi totalità dei visitatori di questa meravigliosa parte dell'isola».
Piero Formenti, vice presidente Confindustria Nautica, all'inaugurazione della Fiera Nautica di Sardegna
«Ben riuscita e ben organizzata, con delle ottime prospettive anche per la logistica, con l'aeroporto e il porto a pochissima distanza, e una collocazione in calendario eccellente», è il pensiero di Alessandro Occhilupo e Massimiliano Torrini di Occhilupo Yachts & Carbon, che ha presentato il bel Superbia 28, in un contesto perfetto per un daycruiser che tanto ha da offrire per i diportisti che cercano un open dal carattere forte e distinguente; «abbiamo avuto interessanti contatti con potenziali dealer e anche con società che stanno pensando al nostro Superbia 28 come pleasure boat da aggiungere alla loro offerta concierge per chi arriva nel nord della Sardegna durante la stagione estiva e vuole togliersi lo sfizio di visitare qualche baia raggiungibile solo dal mare anche se è arrivato con l'aereo privato e non con lo yacht».
Davide Gessa, il fondatore di G-tender è stato indaffaratissimo a mostrare i suoi bei gommoni, rifiniti in maniera eccellente, anche nelle componenti tecniche, a un continuo viavai di diportisti interessati. «Bello il periodo e ottima l'affluenza, non solo sarda. È stata un'eccellente occasione per mostrare il nostro 10 metri, che sta per essere totalmente rivisto nell'ingegnerizzazione, e il progetto del 14 metri, al momento solo un modellino: ci stiamo lavorando per averlo in acqua ai saloni d'autunno».
Novità anche il Custom Boats 32, unica barca esposta a terra. Un central consolle che segna il debutto del cantiere Custom Boats Sardinia, nato dalla sinergica unione di Italnautica della famiglia Piccinnu e Resin Yachts di Patrizio Isoni. Spiega Fabrizio Piccinnu: «L'idea è mantenere fissa la lunghezza, 9,60 metri e la larghezza, 3 metri, e lasciare libero il cliente di modificare tutto ciò che desidera per avere la barca che desidera, che sia un daycruiser, un fisherman o un weekender per quattro persone. Nessun dettaglio è escluso dalla possibilità di essere modificato. Abbiamo terminato il primo esemplare solo 5 giorni fa apposta per essere presenti a questa fiera che non volevamo perdere assolutamente».
Roberto Marino del cantiere Marino: «In attesa di poter mostrare il nostro 9 metri, che è ormai in fase di allestimento e che non vediamo l'ora di consegnare al suo armatore, siamo a una fiera che non potevamo non accogliere con entusiasmo: è a neanche un km in linea d'aria da dove realizziamo le nostre barche. Nel Marina di Olbia abbiamo riproposto un best seller: il Marino 560, che incontra sempre il favore di tanti diportisti che cercano un mezzo pratico, leggero e perfetto per passare una giornata al mare».
Gabriele Lombardo, responsabile marketing e comunicazione del gruppo SNO. «La fiera ci ha visto entusiastici sostenitori con tutti i marchi parte del gruppo. Ogni evento che dà lustro e visibilità alla nautica locale, intesa come con base Olbia, va nella nostra stessa direzione. Stiamo infatti sviluppando il progetto dell'SNO Marine Center che ha proprio questo scopo, rendere la città sarda una delle principali località di riferimento per chi opera nella nautica, armatore, professionista o semplice diportista. Un centro che fornisce servizi a imbarcazioni di ogni dimensione, che ospita 79 garage per yacht da 32 a 70 metri, con una banchina coperta per megayacht fino a 110 metri. Che ha negozi e attività ma anche centri di formazione che vanno dalla tradizionale scuola vela, fino ai corsi per gli operatori professionali come dealer, accessoristi, professionisti dell'elettronica o equipaggi».
Se proprio vogliamo trovare dei nei alla fiera possiamo dire che un paio di cose avrebbero giovato: concentrare le imbarcazioni all’inizio del porto, sfruttando l’esagono principale del Marina di Olbia, condizione che avrebbe aumentato la densità espositiva, coinvolto ancora di più il marina e le attività stanziali come il bar, non solo durante le affollate pause pranzo ma tutto il giorno; aumentare i luoghi di ristoro. Siamo sicuri che il prossimo anno la situazione sarà ancora più fluida".
La fiera organizzata dal Consorzio Industriali Provinciali Nord Est Sardegna (Cipnes) e dall’Assessorato al Turismo della regione Sardegna, ha avuto in Angelo Colombo collega giornalista dalla lunga carriera e dalle radicate conoscenze nel settore, l’elemento intorno a cui l’evento ha preso forma.
«La Fiera Nautica di Sardegna è stata organizzata in circa 100 giorni, un tempo veramente limitato, ma siamo riusciti a portare a termine l’impresa grazie al fondamentale supporto e alle idee condivise e sviluppate con la Regione e il Cipnes, che hanno coinvolto anche il Progetto Insula di promozione territoriale e che raccoglie le migliori realtà enogastronomiche e di artigianato locale, tanto da diventare un evento di promozione dell’intero territorio sardo e di tutta l’industria locale.
C’è da dire che l’industria nautica sarda e olbiese in particolare, hanno un considerevole impatto a livello nazionale, con aziende come G Tender, Sno, Marino, Valdettaro, Apex o Maori. E non solo cantieristica, ma anche tutta l’offerta di servizi relativi alle attività turistiche e nautiche Solo per citare le aziende nautiche che insistono sul territorio di Olbia o i grandi operatori del charter, ottime realtà nate in Italia come Nss o Yachting Sardinia, diventate in grado di contrastare i colossi internazionali per l’attenzione che hanno saputo riservare ai propri clienti. Certo, come tutte le opere prime ha bisogno di alcuni aggiustamenti, ma considerando il favore riscontrato da tutte le parti coinvolte, ho ottime speranze per le prossime edizioni». E noi non posiamo che essere dello stesso avviso. Ci vediamo il prossimo anno, Olbia!