Cannes Yachting Festival 2022: ne parliamo col direttore, Sylvie Ernoult

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28/07/2022 - 09:04

Il Made in Italy è il preferito da chi in Francia decide di acquistare una barca estera; i nostri cantieri sono probabilmente i migliori clienti del Cannes Yachting Festival e parecchi italiani lo visitano. Il rapporto Italia-Francia, dunque, continua a essere strettissimo, specie quando si parla di yachting e dell’evento che inaugura ogni nuovo anno nautico, aprendo la stagione dei grandi saloni nautici internazionali. Che edizione sarà quella del 2022? PressMare lo ha chiesto a Sylvie Ernoult, a capo di RX France (ex Reed Expositions, organizzatore del CYF) che del boat show francese è la direttrice

PressMare - Ci saranno novità dal punto di vista organizzativo o sul layout dell'edizione 2022 del Cannes Yachting Festival?

Sylvie Ernoult - L’edizione 2022 sarà in linea con la precedente. Abbiamo deciso di rafforzare gli sviluppi iniziati l'anno scorso e per questo lo spazio espositivo del Quai Max Laubeuf viene ampliato ulteriormente dall’annessione di una parte di Parking Laubeuf. Questo ci darà più spazio a terra. Il Quai Max Laubeuf amplierà anche la sua marina dedicata ai multiscafi a motore, che quest’anno accoglie quasi 20 barche da 11 a 24 metri. Il RIB Village, situato nel cuore del Vieux Port, presenta 60 gommoni dai 10 ai 15 metri, di cui 51 italiani.

L'Innovation Village è stato un grande successo della passata stagione, verrà rinnovato nell'Area Vela – Port Canto, sempre in collaborazione con Mer Angels e BNP Paribas Banque Privée. Nel villaggio esporranno una dozzina di start-up provenienti dal settore nautico con proposte di tecnologie rivoluzionarie o servizi ad alto valore aggiunto.

PM - Date spazio anche alle tematiche “green”?

SE - Il tema dell’ecologia è trasversale nell’industria nautica, interessa l'80% dei nuovi prodotti. Per questo abbiamo creato la "Green Route": una visita guidata che include tutto ciò che è straordinario, basato esclusivamente sulle innovazioni portate dagli espositori in ambito ambientale, per le quali abbiamo controllato davvero l'aspetto "green" in modo che questo tour abbia un senso.

PM - Quante novità vengono esposte fra le barche?

SE - Grazie alla rinnovata fiducia dei nostri espositori, questa edizione 2022 si preannuncia molto buona, in linea con l'anno precedente, ovvero 550 espositori e 140 anteprime mondiali. Il numero delle barche è in aumento e speriamo di avvicinarci alle 640 unità esposte.

Il nostro obiettivo per il 2022 è arricchire l'offerta della manifestazione e dare ancora più visibilità agli approcci eco-responsabili, alle nuove tecnologie e al lusso nella sua forma più nobile.

PM - Nel 2019 avete rivoluzionato il layout del CYF, portando le barche a vela a Port Canto. A due edizioni di distanza quanto ha pagato la scelta? Forse i meno contenti sono stati i cantieri che producono sia vela sia motore, che ora hanno strutture completamente separate…

SE - È stato un vero successo, una decisione che ha dato i suoi frutti! Dopo aver realizzato progetti con tanti scenari, lavoriamo da tre anni su questa soluzione per convincere i nostri espositori e partner che questa è la scelta migliore. L'inaugurazione del 2019 è stata un successo, nonostante gli importanti vincoli per gli espositori che producono sia vela che motore. Sia gli espositori che i visitatori sono stati così soddisfatti della nuova area, della qualità dello spazio che offre per esporre le barche e per accogliere le persone su stand più grandi rispetto al Vieux Port. Siamo riusciti a raccogliere 120 barche a vela sia monoscafi che multiscafi da 10 a 30 metri e così lo Yachting Festival è diventato il primo evento al mondo per numero di novità che il settore espone. Nel 2019, al termine dei sei giorni di fiera, un espositore che era “anti” area velica è venuto da me e mi ha detto: “Hai preso la decisione giusta, il posto a Port Canto è semplicemente fantastico”. Questa e tutte le testimonianze che io e il mio team abbiamo ricevuto, mi hanno resa molto orgogliosa del nostro lavoro. Anche se sapevo fin dall'inizio che quella di Port Canto era una scelta necessaria per far crescere lo show, non è stata così facile realizzarla, ma ci siamo riusciti!

PM - Come sono organizzati oggi i collegamenti tra le due location del CYF?

SE - Navette marittime gratuite collegano i due porti con partenza ogni quindici minuti circa. Abbiamo tre tipi di navette: unità grandi da 60 a 100 passeggeri, gommoni neri più piccoli e “sportivi” e barche VIP. Il servizio navetta VIP viene effettuato dal nostro partner olandese Wajer Yachts. È quindi davvero facile spostarsi dalla vela al motore perché su entrambi i porti, ci sono 5 punti di partenza/arrivo, che facilitano gli spostamenti dei visitatori.

Se poi piace camminare, si può percorrere la Croisette in 20/30 minuti. I visitatori possono anche arrivare in auto a Port Canto, ci sono parcheggi disponibili nelle vicinanze.

PM - Ora siete in grado di sostenere pienamente le richieste di spazio espositivo oppure avreste bisogno di ancora più stand e posti barca per le barche a motore? Ci sono eventualmente progetti di sviluppo del CYF nel cassetto?

SE - Purtroppo no e questo rende i nostri espositori e noi a volte frustrati. A causa delle dimensioni di entrambe le location, non siamo in grado di soddisfare tutte le richieste, sia quelle di nostri espositori che desiderano spazi più ampi a terra o più barche in acqua, sia quelle da nuovi espositori che vogliono entrare per la prima volta in fiera. Ogni anno cerchiamo di trovare il giusto equilibrio tra ex e nuovi espositori. Uno dei nostri obiettivi importanti è supportare il cambiamento e l'evoluzione del settore nautico, quindi continuiamo ad accogliere nuovi marchi e nuovi attori, e sappiamo che questa costante evoluzione è molto apprezzata dai nostri visitatori. Lavoriamo molto con i tecnici e i nostri fornitori per ottimizzare al massimo le aree in acqua, aggiungendo ad esempio pontili per esporre più barche e/o nuovi spazi di accoglienza. Cerchiamo anche di ottimizzare l'area a terra trovando ove possibile nuovi spazi, ad esempio l'ampliamento del Parking Laubeuf di cui si diceva prima, per nuove piccole imbarcazioni esposte a terra, e nuovi uffici per gli espositori al primo piano del Palais, accanto al Ristorante Panoramic.

PM - Quali aspettative ci sono per il mercato nautico francese per il 2023, proseguirà il trend positivo?

SE - Nel mercato nautico c'è concorrenza vera e ciascuno custodisce gelosamente i propri segreti, quindi è difficile fare previsioni. È un dato di fatto che oggi c'è troppa domanda e non abbastanza produzione per assorbirla e che le barche stanno diventando sempre più grandi. Secondo i nostri espositori, sono sempre più i diportisti che entrano per la prima volta nel mercato mentre prima questo settore si basava principalmente su clienti consolidati. Oggi, insomma, ci sono più clienti che vogliono acquistare la loro prima barca. E tra l'aumento dei mezzi finanziari di alcuni e l'effetto Covid, fin qui abbiamo assistito a un vero boom nella vendita di barche. A mio parere è un mercato in piena evoluzione, che ha tutte le carte in regola per essere promettente.

PM - CYF e la città di Cannes: quali iniziative congiunte?

SE - Lavoriamo fianco a fianco con la città e tutte le autorità locali. Tale collaborazione è essenziale per produrre uno spettacolo come il Cannes Yachting Festival. Molti attori locali sono coinvolti nel nostro lavoro come la commissione per la sicurezza, le autorità portuali e marittime, i gestori degli spazi (Palais des Festivals, Vieux Port e Port Canto) e molti esperti tecnici. Nel corso dell'anno il team del CYF li incontra tutti ogni 5 o 6 settimane per presentare e discutere i layout della prossima esposizione e i suoi diversi progetti.

PM - Esiste un piano anti-Covid? Ricordiamo che due anni fa l'emergenza sanitaria fece saltare, tra tante polemiche, un'edizione del CYF.

Lo Yachting Festival rispetterà le leggi vigenti in materia di COVID-19 al momento dell'apertura della mostra. Attualmente non riscontriamo alcun problema del genere.

Deborah Bazzoni

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