Luca Rizzotti

Luca Rizzotti

Luca Rizzotti l’italiano al timone della classe AC40

Sport

14/09/2023 - 09:50

Luca Rizzotti, noto per aver fondato la Foiling Week e per essere stato presidente della International Moth Class, è stato recentemente nominato Class Manager della AC 40 Class. Alla vigilia della prima regata in assoluto per gli AC40, nonché primo evento ufficiale della 37th America’s Cup, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Luca sul futuro di questa classe foil appena nata.

Come è arrivata questa opportunità di alto profilo?

LR: La nomina è arrivata in seguito a diversi incontri con Grant Dalton (Emirates Team New Zealand CEO e America's Cup Events CEO) e McConaghy, il cantiere costruttore degli AC40. Avevamo l’idea e l'obiettivo di promuovere l’aspetto commerciale degli AC40, usati per le regate preliminari, Women & Youth della 37th America’s Cup e trasformali in una classe vera e propria. Vogliamo, dunque, rivolgerci sia agli owner driver che ad altri team professionisti al di fuori della Coppa America e delle squadre coinvolte sin dall'inizio. A seguito di questi incontri e grazie alla conoscenza del mondo foil come organizzatore di eventi (Foiling Week, n.d.r.), è giunto il ruolo di manager di classe, un incarico che è stato ufficialmente confermato il mese scorso.

Secondo te, qual è il ruolo degli italiani nella vela internazionale e nell'America's Cup, considerando che sappiamo che questo è principalmente un ambito di tradizione anglosassone?

LR: In realtà ritengo che il problema sia in qualche modo inverso, penso ci sia una tendenza degli italiani a chiudersi verso l’estero ma per converso guardare ai velisti o professionisti stranieri come superiori a prescindere. Per esempio le mie attività con la Foiling Week, che quest'anno ha celebrato il suo decimo anniversario, sembrano ricevere un maggiore apprezzamento dall'estero rispetto all'Italia. Questo riconoscimento sui palcoscenici internazionali ha un impatto importante.

Quest'anno la Foiling Week ha festeggiato il suo decimo anniversario. Torniamo indietro: chi era Luca Rizzotti prima di essere “Mister Foiling Week”?

LR: Prima della Foiling Week, ho lavorato in un campo completamente diverso, ovvero l'architettura. Da sempre ho praticato la vela e ho iniziato a sperimentare il foiling nel 2005 a Sydney. All'inizio, ho utilizzato un 18' australiano modificato e nel 2007 ho acquistato un Moth, il primo in Italia, con Tonelli sul Lago di Garda. ho avuto quindi il privilegio di osservare l'evoluzione della tecnologia foil nel mondo della nautica. Nel 2011, sono diventato presidente della classe italiana Moth, ed è proprio lì che, alla fine della Coppa America del 2013, ho avuto l'idea di creare un evento centrato sulle imbarcazioni foiling. La Foiling Week ha quindi preso il via nel 2013, e parallelamente, nel 2017, sono diventato presidente della classe Moth mondiale.

AC40 

Riguardo agli AC40, quali sono le tue previsioni per lo sviluppo di questa classe?

LR: Fino a questo momento, sono state prodotte approssimativamente due barche per ogni team dell'America's Cup, forse con la sola eccezione di Luna Rossa. Pertanto, sono stati costruiti circa 11/12 AC40 in totale. McConaghy è in grado di completare la costruzione di una barca ogni due mesi. A oggi, abbiamo incontrato numerosi potenziali armatori interessati, sia team professionali che owner driver. Tuttavia, al momento non abbiamo ancora nomi definitivi che potrebbero partecipare alla prossima stagione. Possiamo affermare con certezza che c'è un notevole interesse per questa iniziativa, poiché rappresenta un collegamento diretto con la Coppa America. L'obiettivo principale è organizzare regate di flotta che coinvolgano owner driver, team professionisti, squadre di Coppa e squadre della Youth America's Cup, cercando di bilanciare le competenze a bordo delle imbarcazioni.

GL: Attraverso quali soluzioni pensate di ottenere questo bilanciamento?

LR: In questo contesto, è probabile che si lavorerà sia sulla quantità che sulla qualità dei velisti impiegati a bordo delle imbarcazioni. Coloro che hanno partecipato alla AC35 o alla AC36 hanno acquisito competenze specifiche per questo tipo di barche, quindi si sta valutando quale approccio adottare in base alle diverse situazioni. Ad esempio, una barca con un owner driver potrebbe non avere restrizioni riguardo ai professionisti a bordo, mentre una barca di un team di America’s Cup potrebbe dover imbarcare anche velisti dei team Youth/Women AC Nel frattempo, il sistema di controllo elettronico del volo dovrebbe rimanere uniforme per tutti, seguendo un approccio simile al one-design.

GL: C’è già un’idea di circuito?

Stiamo lavorando per stabilire una base indipendente a Barcellona nel 2024, che sarà contigua all'area della Coppa America. Questa base sarà dotata di servizi boatyard sulla falsariga di quanto fece la VOR con i VO65. Sarà un luogo in cui i partecipanti avranno accesso a professionisti specializzati in settori come la meccatronica, il controllo del volo, i materiali compositi e altro ancora. Stiamo pianificando di organizzare training gestiti direttamente dalla classe stessa, con l'ambizione di condurre un evento di prova tra giugno e luglio 2024, seguito idealmente da una regata tra settembre e ottobre.

Questo riguarda il 2024. Qual è la visione per il futuro a lungo termine?

LR: La nostra visione per il futuro prevede, subito dopo Barcellona, l'istituzione di una base per l'allenamento invernale nel Mediterraneo. Successivamente, nel 2025, intendiamo avviare una stagione ufficiale con 5 o 6 eventi all'anno. La maggior parte di questi eventi si svolgerà nel Mediterraneo, ma prevediamo anche alcune tappe in laghi europei, negli Stati Uniti e in altre località.

Quanti team prevedete che potrebbero partecipare alla stagione del 2025?

LR: Attualmente, è difficile fare una previsione precisa. Abbiamo suscitato interesse da parte della maggior parte dei team della Coppa America, delle squadre della Youth America's Cup, degli owner driver e dei team professionali. Pertanto, stiamo considerando l'ipotesi di avere un numero di barche compreso tra 12 e 14.

Come funzionerà la logistica, si può anticipare qualcosa sui budget?

LR: La classe offrirà la possibilità di adottare una gestione logistica centralizzata, ma questa sarà una scelta a discrezione di ogni armatore, che potrà decidere l'approccio che ritiene più adeguato. Per quanto riguarda il costo della barca, ammonta a US $2.850.000,00, mentre per i costi annuali, stiamo ancora lavorando per definirli, ma ci aspettiamo che possano essere sostanzialmente inferiori ai budget di gestione dei team che partecipano ai circuiti owner driver con altre imbarcazioni dai 44 piedi in su.

Pensi che la classe avrà dei miglioramenti nel futuro?

LR: Si tratta di una classe one-design e ci impegneremo a mantenere la parte hardware il più consistente possibile nel tempo, evitando modifiche che possano comportare costi aggiuntivi. Il software che ha già raggiunto un’ottima stabilità ed efficienza, potrebbe avere degli aggiornamenti.

Questo è un impegno gravoso, continuerai a organizzare la Foiling Week?

LR: L'AC40 rappresenta una attività completamente distinta rispetto alla Foiling Week, che continuerò ad organizzare così come i Foiling Awards.

Giuliano Luzzatto

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