Lusben, il cantiere di Livorno

Lusben, il cantiere di Livorno

Refit: un anno a vele spiegate per Lusben e per il Gruppo Azimut Benetti

Editoriale

21/12/2023 - 14:00

L'azienda guidata dalla famiglia Vitelli si conferma primo produttore di yacht al mondo, con una quota del 14% del mercato mondiale nella produzione di yacht sopra i 24 metri di lunghezza. Da record i risultati registrati dal Gruppo nell’esercizio chiuso il 31 agosto 2023: crescita del valore della produzione superiore al 23% rispetto all’anno precedente e margine operativo lordo (Ebitda) in aumento del 50%. Costante l’incremento del valore della produzione, quasi raddoppiato negli ultimi cinque anni, da 700 milioni a 1.3 miliardi di euro, e dal portafoglio ordini esteso fino al 2027.

Di pari passo allo sviluppo nuovi prodotti, il piano strategico del Gruppo prevede l’ulteriore potenziamento dei servizi. Azimut Benetti conferma infatti il crescente ruolo strategico di Lusben e dell’attività di refit. Continua a vele spiegate il massiccio piano di investimento – 12 milioni di Euro in 3 anni - per l’ampliamento del cantiere Lusben di Livorno, una delle tre sedi del refit oltre a Varazze e Viareggio. L’obiettivo è ospitare yacht oltre i 100 metri di lunghezza e diventare così uno dei tre principali player del Mediterraneo nel segmento superyacht.

Giorgio Casareto, General Manager di Lusben

Del refit di casa Benetti abbiamo parlato con Giorgio Casareto, manager di lungo corso del gruppo e dal 2022 direttore generale di Lusben. 

PressMare - Come è stato il 2023 per Lusben?

Giorgio Casareto - Lusben è cresciuta in maniere significativa. In termini di risultato abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati e stiamo portando avanti i piani di sviluppo e investimento iniziati nel 2022. Oggi abbiamo chiuso il primo anno dell’ambizioso piano triennale fortemente voluto dalla famiglia Vitelli per sfruttare tutte le potenzialità del sito di Livorno. Al termine dei lavori, la superficie totale arriverà a 220.000 metri quadrati con specchio d’acqua antistante di 130.000 metri quadri. I piani prevedono spazi per 35 unità a terra e 32 in mare.

MY Oasis

PM - Quante di queste potranno essere giga yacht?

GC - Sarà possibile ospitare fino a 3 navi di lunghezza superiore ai 100 metri. A Livorno è in funzione un sincro-lift da 2400 tonnellate e una banchina galleggiante di 180 metri con capacità di carico di 18.000 tonnellate. Abbiamo recentemente anche aggiunto una buca di 8 metri di profondità per sfilare le chiglie delle grandi navi a vela perché abbiamo sempre più commesse anche in quel segmento.

PM Anche gli altri siti refit saranno oggetto di lavori?

GC - Il sito di Viareggio è stato rimodernato alcuni anni fa e non prevediamo grandi lavori, a parte le operazioni di ordinaria manutenzione e regolare ammodernamento. Per Varazze, invece, c’è l’intenzione di portare avanti un importante piano di investimento di circa 8 milioni di Euro per la riqualificazione e il potenziamento del sito.

MY Masquenada

PM - Come siete organizzati per la gestione di tre siti distinti?

GC - Viareggio e Varazze sono deputati alle unità fino ai 50 metri di lunghezza; le navi più grandi trovano a Livorno le necessarie infrastrutture. Abbiamo una copertura geografica ottimale nel Mediterraneo.

Vorrei sottolineare che una parte essenziale del piano di sviluppo delle attività di refit del gruppo è dato dalla nuova capacità manageriale e gestionale che abbiamo introdotto. Il team di Lusben è cresciuto in numero ma anche e soprattutto in qualità.

PM – In termini dimensionali, qual è il mercato verso il quale puntate maggiormente?

GC - Il nostro obiettivo è aumentare le commesse dai 60 metri in su, fascia di mercato in cui le flotte sono spesso gestite dalle grandi società internazionali di brokeraggio ed è stato quindi necessario dotarsi di una struttura manageriale e gestionale adeguata, in grado di interfacciarsi bene con i grandi operatori mondiali.

SY Morning Glory 

Stiamo lavorando parecchio sui processi. Dal punto di vista commerciale abbiamo centralizzato le attività. Oggi c’è una direzione commerciale unica con Giovanni Paladino per tutte le attività refit del gruppo. Abbiamo unificato i listini prezzi e le attività di preventivazione.  Stiamo lavorando con successo su pianificazione e migliorando i sistemi informatici. Abbiamo creato un ufficio qualità specifico per Lusben. In generale ci stiamo concentrando molto sugli aspetti di controllo e gestione. Chiaramente beneficiamo dei servizi e competenze del Gruppo, ma abbiamo una buona autonomia gestionale.

PM - Quale business model applicate?

GC - Al momento operiamo in due modi: su alcune commesse gestiamo in toto i lavori, su altre abbiamo un regime misto, in cui una parte dei lavori sono gestiti direttamente da noi e una parte sono di gestione della compagnia armatrice. Il nostro obiettivo è chiaramente la gestione del 100% dei lavori di refit sulle imbarcazioni che vengono presso le nostre sedi, in modo da avere il pieno controllo della qualità di tutte le attività effettuate.

MY Audace

PM Oltre alle unità del Gruppo Azimut/Benetti, effettuate il refit anche su imbarcazioni di altri marchi?

GC - Decisamente sì. Il 70% delle commesse Lusben è dato da unità costruite da altri cantieri. Lusben è anche un nome di riferimento per i cantieri nordeuropei che sempre più spesso effettuano i lavori di garanzia presso le nostre sedi. Per noi questo è un aspetto strategico che vogliamo potenziare ulteriormente. Come accennato in precedenza, Lusben gode di una buona autonomia dalla casa madre e questo ci consente di ampliare il nostro raggio di azione.

PM Quante commesse avete acquisito nell’ultimo anno?

GC - Tra il 2022 ed il 2023 sono state circa 150 le unità su cui abbiamo lavorato, con una lunghezza media di 45 metri. Ci tengo a sottolineare, inoltre, che abbiamo un buon livello di fidelizzazione da parte dei nostri clienti, aspetto che ci conferma il valore del nostro operato.

Cristina Bernardini

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