I Velisti dell'Anno 2024, Caterina Banti e Ruggero Tita, con Giangi Razeto che ha creato l'Oscar della Vela

I Velisti dell'Anno 2024, Caterina Banti e Ruggero Tita, con Giangi Razeto che ha creato l'Oscar della Vela

Velista dell’Anno FIV 2024: Giangi Razeto firma l'Oscar della Vela

Lifestyle

29/05/2024 - 15:49

Si è svolta nella sera del 27 maggio 2024, presso il Palazzo Ducale di Genova, la serata del Velista dell’Anno FIV, l’annuale evento, giunto alla 30ma edizione, durante il quale sono stati consegnati gli “Oscar della Vela 2024”. La manifestazione, la più importante in Italia, che dal 2022 è organizzata da Confindustria Nautica in partnership con la Federazione Italiana Vela, celebra i personaggi che hanno dato lustro alla vela sportiva italiana: atleti, armatori ma anche le barche vincenti del 2023.

Il Velista dell’Anno FIV 2023, è stato assegnato ancora una volta alla coppia Ruggero Tita e Caterina Banti per la loro straordinaria stagione sportiva, l’ennesima, che nel 2023 li ha visti competere e vincere nella Classe Nacra 17. I due atleti, prossimamente impegnati alle Olimpiadi di Parigi 2024, sono stati premiati con un award, un’opera d’arte realizzata da Giangi Razeto. L’artista ligure, in grado di fondere contaminazioni culturali differenti e complesse per creare meravigliose sculture e bassorilievi, ha sintetizzato l’essenza dell’Oscar della vela in una lastra in ottone 10/10 mm estrusa, 40x40 cm lavorata con tecnica mista.

Giangi Razeto con l'Oscar della Vela 2024

“Ho voluto rendere omaggio alla vela, all'andar per mare a vela, simbolo per eccellenza di sostenibilità ambientale – ha dichiarato Giangi Razeto in occasione della premiazione. - La vela vive degli elementi aria e acqua, li usa e non li modifica. Andare in barca a vela significa ritrovare sé stessi a contatto con la natura, adattando uno stile di vita minimalista e sano. Ho tradotto questi concetti in un bassorilievo su lastra di ottone, dove le tre vele, il significante percepibile con i sensi, non sono semplicemente una copia della realtà, ma raffigurano la filosofia dell'andar a vela, l'armonia dei molteplici significati che rappresentano. Il bassorilievo è stato inserito in una cornice dalla sagoma chiamata a "vela" che guida l'occhio verso il centrale della lastra dove gli elementi aria e acqua vengono divisi dalla linea dell'orizzonte che ne definisce la profondità.”

Giangi Razeto, per altro autore anche dei premi Boat Builder Awards assegnati lo scorso novembre in occasione del METS Trade di Amsterdam, ha poi tenuto a ringraziare gli organizzatori del premio Velista dell’Anno 2024, per aver avuto la possibilità di portare il proprio contributo a una manifestazione così importante, partecipata e sentita da tutto il mondo della nautica e in particolare dai velisti italiani.

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