IPS Professional Platform nella configurazione ibrida
IPS Professional Platform: una soluzione rivoluzionaria, potente e sostenibile
Con una grande cena di gala a Monaco Monte Carlo, la sera prima dell’apertura del Monaco Yacht Show, il salone più incredibile di tutti dedicato ai super e mega yacht, Volvo Penta ha festeggiato il debutto del suo nuovo sistema propulsivo IPS Professional Platform.
Per l’azienda svedese questo sistema, progettato per essere montato su yacht tra i 25 e 55+ metri di lunghezza, segna l’ingresso definitivo nel mondo delle big boat da diporto e commerciali. Ed è un ingresso in grande stile perché non si tratta solo di un nuovo sistema propulsivo più potente, ma di qualcosa di assolutamente innovativo.
Gli IPS Professional Platform sono la risposta di Volvo alla transizione tecnologica, e relativa decarbonizzazione, in atto. Il nuovo standard dominante per sistemi propulsivi più sostenibili è lontano dall’essere emerso, posto questo, Volvo Penta ha messo a punto un sistema che permette a elettrico, ibrido, HVO di convivere e in futuro consentirà di effettuare conversioni di propulsori senza dover di cambiare piattaforma.
È una piattaforma tecnologicamente avanzata basata sulle più che collaudate tecnologie IPS ed Electronic Vessel Control (EVC), quindi con tutti i benefici che ne comportano in termini di manovrabilità, maggior spazio a bordo ed efficienza, minori emissioni, rumori e vibrazioni ecc., supporta inoltre le funzioni smart come Assisted Docking, Dynamic Positioning System (DPS), il Glass Cockpit. Ma il grande valore di questa piattaforma, pronta ad affrontare scenari di medio e lungo termine, è legato alla sua flessibilità quanto a fonti di energia, è infatti in grado di lavorare con diverse fonti e, aspetto fondamentale, di poterle mixare tra loro.
Altra caratteristica chiave, è il doppio ingresso di potenza: su ogni pod sono montati due propulsori che permettono una modulazione della potenza in base alle necessità in tempo reale: la funzione Eco Mode avvia/arresta automaticamente i singoli motori in base alla potenza necessaria, gestendo e ottimizzando il consumo di carburante e le ore di funzionamento del motore.
Il numero massimo installabile su uno yacht è di quattro pod, significa poter avere a disposizione otto propulsori, anche diversi tra loro.
In base ai dati forniti da Volvo Penta, la IPS Professional Platform, rispetto a un tradizionale sistema con linea d’asse, riduce i consumi del 30%, il rumore e le vibrazioni fino al 50% e migliora l’accelerazione del 40%.
I primi superyacht che saranno equipaggiati con la IPS Professional Platform, l’SX120 di Sanlorenzo e il 41 metri custom di Amer, verranno varati l’anno venturo e saranno equipaggiati con due motori endoterminci Volvo Penta D13 (che già supportano gli HVO). A partire dal 2026 potranno essere montati anche propulsori elettrici per soluzioni ibride o 100% elettriche.
Se per i superyacht bisognerà aspettare ancora qualche mese, nel commerciale la prima nave con gli IPS Professional Platform è entrata in attività a fine agosto. Si tratta di una nave per il trasporto equipaggi della N-O-S che opera nei grandi parchi eolici off-shore del Nord Europa. (N-O-S è uno dei principali fornitori di navi per il trasferimento degli equipaggi - CTV. Gestisce una flotta di circa 60 CTV).
Sviluppata appositamente per montare gli IPS Professional Platform, è per Volvo Penta un battesimo impegnativo nel mondo heavy duty e un ulteriore tassello per lo sviluppo di queste propulsioni, la nave, infatti, è dotata di un pacchetto di diagnostica da remoto in grado di acquisire oltre 6.000 ore di dati che saranno utilizzati nell'ottimizzazione del sistema.
Per Volvo Penta lo sviluppo della piattaforma IPS Professional Platform è stato un impegno notevole e con un impiego di risorse significativo (cosa che raramente si vede nella nautica).
Sono oltre 3.000 le ore di test su banco e in mare fatte, a cui si aggiungono oltre 9.000 ore di virtual test fatti con un gemello digitale del sistema; hanno rimotorizzato con gli IPS Professional Platform un traghetto veloce per trasporto passeggeri lungo 37 metri che per circa venti anni ha operato nelle acque norvegesi, lo hanno rinominato Penta 40 e usato come test boat; per la prima volta hanno coinvolto un gruppo selezionato di comandanti di superyacht che hanno provato il Penta 40 durante le ultime fasi di sviluppo.
Secondo i dati raccolti da Volvo Penta sul Penta 40, rispetto alla vecchia motorizzazione in linea d’asse, il traghetto ha ridotto il raggio di virata del 20% e migliorato notevolmente l’accelerazione raggiungendo i 30 nodi in 28 secondi, rispetto agli oltre 50 secondi precedenti al repower. Sul fronte peso e ingombri, con gli IPS Professional sono stati risparmiati 2.000 kg e 4.000 mm di spazio, sebbene sia stato aggiunto il sistema di post-trattamento dei gas di scarico che soddisfa le normative IMO III.
Paola Bertelli