Dissalatore HP Watermakers HP SCA Double: riduce il volume e mantiene la portata
HP Watermakers quando ha presentato la sua serie di dissalatori HP SCA DOUBLE, ha mostrato di avere imparato la lezione che recitava, ormai tre decenni fa, Stefano Accorsi nella pubblicità del Maxibon: du gust is megl che uan.
Ovvio, qui che si parla di dissalatori il gusto è uno solo, quello insapore dell'acqua potabile, ma il concetto che due è meglio di uno è valido e fondante. E si intuisce già dal nome: nella serie SC DOUBLE all'interno dello stesso corpo sono installati ben due dissalatori della serie SC, dal funzionamento completamente indipendente.
Ciò significa che aumenta la flessibilità di utilizzo in quanto i due dissalatori possono infatti lavorare sempre al massimo della loro efficienza in funzione delle necessità: singolarmente oppure in tandem. Vuol dire che è possibile produrre acqua dolce anche se uno dei due dissalatori è in fase di manutenzione.
Perché due dissalatori sono meglio di uno
Anche nell'utilizzo quotidiano, la nuova serie di HP ha degli indubbi vantaggi in quanto ottimizza gli assorbimenti energetici di bordo e la disponibilità di acqua potabile che varia in funzione della popolazione imbarcata. Come succede, per esempio, a uno yacht che durante i trasferimenti ha a bordo solo l’equipaggio o il solo armatore, quindi con esigenze di acqua potabile limitate. In questo caso un solo dissalatore è sufficiente, con riduzione dei consumi. Tuttavia, una volta imbarcati gli ospiti, le necessità aumentano diventando molto maggiori e così entrano in funzione entrambi per garantire l'approvvigionamento idrico desiderato.
Inoltre per favorire la semplicità di utilizzo, i dissalatori di questa sono predisposti per la completa automazione garantita dalla compatibilità con RP TRONIC: l'unico sistema di automatizzazione per dissalatori.
Dissalatore automatico: vuol dire che fa da sé
In pratica, RP TRONIC gestisce in autonomia il funzionamento del dissalatore evitando l'intervento umano, che spesso si traduce in un viaggio in sala macchine. Il sistema di automatizzazione messo a punto dall'azienda fondata da Gianni Zucco rende costante la pressione dell'acqua di mare a prescindere da salinità e temperatura che influiscono sulla sua densità e quindi sulla sua pressione nel dissalatore. Questo grazie a una valvola micrometrica di altissima precisione, motorizzata e automatica.
In questo modo un accessorio nautico è diventato semplice da usare, come un elettrodomestico start&stop in grado di produrre anche grandi quantità di acqua dolce. E Lo fa anche in modo più attento e saggio: a fine ciclo, effettua un efficace risciacquo con la valvola completamente aperta, rendendo così superfluo il periodico lavaggio chimico delle membrane, dovuto alle incrostazioni dei sali.
Spiega Zucco: «Perché il termine automatico sia davvero tale sono necessarie una serie di accortezze anche in fase di installazione: con la nuova serie HP SCA DOUBLE riteniamo di aver dato la risposta che cantieri e armatori si aspettavano». Continua l'imprenditore: «Nello specifico, l’innovazione consiste nella scelta di togliere le pompe a bassa pressione, quelle che portano l’acqua del mare al dissalatore, riducendo di 1/3 l’ingombro dell’attuale serie SC Double, per portarle in prossimità delle prese a mare rendendo molto più fluida l’alimentazione con acqua di mare del dissalatore».
Con HP Watermaker le basse pressioni non sono più un problema
Con questa soluzione il flusso in entrata è continuo perché non si formano le bolle d'aria che invece spesso compaiono nelle lunghe e frequentemente contorte tubazioni di collegamento e che bloccano il dissalatore, costringendo l’equipaggio o l’armatore a un riavvio manuale. Chiarisce Zucco: «È un problema molto sentito soprattutto sulle barche veloci, ma offre anche una maggiore libertà ai progettisti nella scelta di dove installare le prese a mare».
Così come diventa vantaggioso per cantieri e progettisti poter contare sulla riduzione delle dimensioni della scatola del dissalatore per una più agevole gestione degli spazi in sala macchine. Per dare un'idea, mentre altezza e profondità restano invariate (590 e 480 mm), la larghezza del box della serie HP SCA DOUBLE, composta da cinque modelli con una produzione di acqua dolce da 240 l/h a 1.200 l/h, passa da 1.100 mm a 800 mm di larghezza, ovvero circa un 30% in meno.
Cresce il gruppo di Together We Boat
Infine cresce la compagine di Together we Boat, partnership tra alcune delle più rilevanti aziende italiane fornitrici di accessori e componentistica nautica, creata da HP Watermakers, Mase, GenSet e Besenzoni. All'iniziativa si aggiungono due nuovi importanti partner, Mapei Marine e Feit Pompe. Grazie al loro ingresso aumenta l'offerta di servizi e prodotti che il pool di aziende può fornire. In questi mesi sono stati avviati nuovi accordi commerciali in Europa e si è cominciato a lavorare per espandere l'area di attività anche negli Usa e in Asia anche grazie alla lunga esperienza che i vari partner hanno in quelle aree geografiche.
Più nello specifico, Mapei Marine è la linea del Gruppo Mapei dedicata all’industria navale. Nella sua produzione dedicata al mondo nautico offre un’ampia gamma di pavimentazioni per esterni e interni in vari materiali.
Racconta Andrea Gerardini, ad e direttore commerciale di Mapei Marine e product manager di Mapei Spa«Quando è nata Mapei Marine, nel 2019, il nostro target erano le grandi navi da crociera. Abbiamo sempre evitato di diventare fornitori dei cantieri da diporto, anche se le richieste erano pressanti, perché non eravamo strutturati»,. «Poi, prima al Mets di Amsterdam e in seguito al boot di Düsseldorf, ho conosciuto gli altri componenti di ‘Togheter We Boat’, ne ho apprezzato l’entusiasmo e lo spirito di collaborazione e quindi abbiamo deciso di entrare nel mondo del diporto. Oggi Mapei Marine acquista e mette in opera i prodotti Mapei presso i cantieri, mentre casa madre commercializza per il mondo nautico le sue linee di sigillanti e adesivi»
Feit Pompe si è da tempo specializzata nella produzione di pompe idrauliche in ambito yachting e navale. In seguito l’offerta è stata estesa ai ventilatori centrifughi e assiali e alle serrande tagliafumo e tagliafuoco, a cui è seguita la produzione di separatori aria-acqua e di serbatoi di acque dolci, grigie e nere e delle casse per le batterie.
«Con gli altri partner di ‘Togheter We Boat’ ci conosciamo e collaboriamo praticamente da sempre», spiega Pietro Calabrò, presidente di Feit Pompe Srl. «Fin dalle sua nascita nel 1947, la nostra azienda ha operato nel settore nautico e, con l’ingresso in azienda mio e di mio fratello nel 1997, abbiamo potenziato questo settore, ampliando l’offerta con altri prodotti, oltre alle classiche pompe. È stato quindi quasi naturale unirci a questo gruppo perché abbiamo tutti prodotti complementari e ognuno di noi ‘fa il suo’ molto bene. Quindi un importante supporto commerciale, ma anche assistenziale per la ramificazione mondiale delle varie filiali».