Ufficiale del diporto, il MIT interviene (di nuovo), ora le CP sblocchino gli esami

Editoriale

27/03/2025 - 10:13

 Ne ha dato notizia Confindustria Nautica, come riportato ieri da PressMare. Speriamo sia la volta buona per farli partire.

Da diportisti, esperti di nautica e giornalisti, ci scusiamo se abbiamo sospettato che il nuovo titolo non entusiasmasse le Capitanerie di porto anche perché non ce ne sarebbe chiaro il motivo. Cui prodest?

Solo 4 o 5 hanno bandito gli esami mentre diversi aspiranti Ufficiali del diporto ci hanno scritto e telefonato per lamentare le risposte ondivaghe e contrastanti ricevute sull'effettivo svolgimento.  "Abbiamo chiesto chiarimenti al Ministero" è stata l’unica risposta univoca.

Viceversa, come sempre per gli organi dello Stato, molto più pronta è stata la reazione quando si è trattato di fare controlli ed elevare sanzioni.

Cosi la scorsa stagione, nonostante da 20 anni il settore aspettasse il nuovo titolo professionale, a da due anni la messa a terra della norma che finalmente lo prevedeva, sono fioccati gli accertamenti alle società di noleggio che, ovviamente, faticavano a trovare persone qualificate.

Per questo lasciavano al cliente in locazione di trovarsi il conduttore. Soluzione contrastata dagli accertatori, salvo perdere i ricorsi degli operatori.

Speriamo che ora le idee siano chiare e, finalmente, i corsi partano in tutte le Capitanerie d'Italia, ma soprattutto che le attività di controllo si concentrino sugli operatori fai da te, quelli che operano fuori dalle regole anche della fiscalità, e non sempre sugli operatori strutturati.

©PressMare - riproduzione riservata

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