
Michele Maggi a processo per bancarotta: il dibattimento partirà a novembre
Michele Maggi a processo per bancarotta: il dibattimento partirà a novembre
È stato fissato al 13 novembre 2025 l’inizio del processo penale a carico di Michele Maggi, imprenditore ligure di 65 anni, noto nel settore della nautica per essere stato a lungo alla guida della Diesel Center S.p.A., azienda specializzata nella vendita e distribuzione di motori marini e sistemi di propulsione.
L’accusa mossa dalla Procura della Repubblica di La Spezia è di bancarotta fraudolenta, a seguito del fallimento della società. Il fascicolo, affidato al sostituto procuratore Monica Burani, si fonda su un’articolata ricostruzione contabile e patrimoniale condotta dalla Guardia di Finanza, che ha portato già nel dicembre 2023 a un sequestro preventivo di beni per circa 9 milioni di euro.
Il sequestro ha riguardato diverse proprietà riconducibili all’imprenditore, tra cui una villa a Porto Cervo un’abitazione a Cortina d’Ampezzo, un conto corrente bancario con saldo da circa 250.000 euro, un’automobile Tesla.
L’obiettivo del provvedimento, disposto dal giudice per le indagini preliminari Diana Brusacà, è stato quello di garantire un eventuale risarcimento in caso di condanna definitiva. La cifra sequestrata corrisponde in parte a quanto richiesto in sede civile per il danno patrimoniale derivante dalla gestione del fallimento.
Il crac Diesel Center
La Diesel Center S.p.A., un tempo riferimento nel mercato italiano dei propulsori marini, aveva consolidato negli anni rapporti con diversi brand internazionali del settore. Tuttavia, la società è andata incontro a una profonda crisi finanziaria, culminata in un’istanza di fallimento e nell’apertura delle procedure concorsuali. Le indagini hanno ipotizzato condotte distrattive e manovre contabili che avrebbero aggravato lo stato d’insolvenza.
Il procedimento penale rappresenta ora la fase più rilevante della vicenda giudiziaria. Al centro del dibattimento ci saranno le operazioni societarie antecedenti al fallimento, i flussi finanziari contestati e l’eventuale dolo nelle scelte imprenditoriali. L’imputato, che si è dichiarato estraneo alle accuse, sarà chiamato a rispondere dei capi d’imputazione in aula a partire da novembre
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