A Montecitorio l’Assemblea di Confindustria Nautica: focus su competitività, semplificazione e blue economy
A Montecitorio l’Assemblea di Confindustria Nautica: focus su competitività, semplificazione e blue economy
L’Assemblea annuale dei Soci di Confindustria Nautica si è svolta oggi a Roma, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, riunendo imprenditori del comparto, rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico per fare il punto sui driver che stanno ridisegnando il futuro della nautica da diporto italiana.
"Essere ospitati a Palazzo Montecitorio valorizza il ruolo della nautica quale pilastro industriale del Paese e della sua Associazione di categoria", ha sottolineato in apertura il Presidente Piero Formenti, ringraziando il Presidente della Camera Lorenzo Fontana. Formenti ha ricordato come nel 2024 l’export della nautica da diporto abbia superato quello dell’intera cantieristica mercantile, raggiungendo un record storico di fatturato e addetti: un sorpasso che rende ormai superata ogni percezione della nautica come settore “di secondo piano” dell’economia nazionale.
Da qui la richiesta di un «cambio di paradigma» da parte delle Amministrazioni e delle articolazioni pubbliche, per fare realmente Sistema Paese e difendere competitività, occupazione e proiezione internazionale delle imprese del comparto. Per il cluster marittimo – ha ribadito Formenti – servono semplificazioni burocratiche e amministrative, non ulteriori appesantimenti normativi, soprattutto laddove alcune posizioni mirano a comprimere la nautica da diporto a vantaggio del solo trasporto collettivo.
Nel corso dei lavori è stato più volte richiamato il DDL Valorizzazione Mare, coordinato dal Ministro Nello Musumeci e incardinato in Senato, che contiene una ventina di norme dedicate al settore, con l’obiettivo di semplificare e allineare il quadro normativo italiano agli altri Stati europei. Un provvedimento giudicato «molto positivo» da Confindustria Nautica, proprio perché orientato alla semplificazione e alla valorizzazione della filiera.
Sul tema è intervenuta la Vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, che ha definito la nautica «una fotografia nitida del talento italiano: creatività, innovazione tecnologica e coraggio industriale». La senatrice ha ribadito come la nautica sia ormai «leva strategica per la competitività nazionale» e come il ruolo delle istituzioni debba essere quello di creare le condizioni affinché le imprese possano esprimere il massimo del potenziale, con regole chiare, equità competitiva e certezza amministrativa, ad esempio in un comparto chiave come il charter.

Il quadro internazionale è stato analizzato dal Prof. Gabriele Natalizia (Scienze della Politica e Sicurezza Internazionale), che ha illustrato la traiettoria di lungo periodo della politica americana, caratterizzata da burden sharing, riduzione degli impegni non vitali e riorientamento verso l’Indo-Pacifico. Un trend, ha evidenziato Natalizia, «destinato a durare nel lungo periodo» perché funzionale alla competizione con la Cina e che chiama imprese e filiere a un cambiamento strutturale, non riconducibile a una semplice fase congiunturale.
In questo contesto, all’apertura verso i nuovi mercati deve affiancarsi il rilancio della bandiera italiana, strettamente legato al sostegno del mercato interno, che per natanti e imbarcazioni fino a 24 metri vede, secondo l’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, una chiusura in contrazione per il 54% delle imprese. La parola chiave diventa quindi competitività, un approccio condiviso con Confitarma, Assonave e il Gruppo Tecnico Economia del Mare di Confindustria.
Il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi ha definito la nautica «un settore in ottima salute», sottolineando al tempo stesso la necessità di presidiare i nuovi segmenti di mercato: «Se non li occupiamo noi, li occuperà qualcun altro». Rixi ha indicato come priorità la semplificazione normativa, evidenziando la proliferazione legislativa come un limite competitivo del contesto europeo, e si è detto disponibile a portare una delegazione di Confindustria Nautica dal Ministro dell’Economia per affrontare i provvedimenti utili a sostenere un settore strategico come la nautica da diporto.
Tra gli interventi parlamentari, Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, ha richiamato la necessità di politiche interne ed europee che favoriscano le industrie nazionali e migliorino le infrastrutture, superando rigidità burocratiche e percezioni errate per trasformare le sfide in opportunità. Sul fronte fieristico ha sottolineato il ruolo del Salone Nautico Internazionale di Genova come piattaforma di eccellenza dell’industria italiana, indicando la necessità di migliorare i collegamenti ferroviari e aerei per renderlo ancora più competitivo rispetto ad altri eventi internazionali.

Alberto Luigi Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, ha insistito sull’urgenza di tutelare le eccellenze industriali, in particolare nautica e automotive, proponendo anche l’uso di dazi mirati a difesa dei comparti ad alta qualità dalle pressioni della concorrenza globale e da decisioni politiche ritenute inadeguate.
Gerolamo Cangiano, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Nautica, Subacquea e Turismo”, ha ricordato come negli ultimi anni si sia ricostruito un dialogo solido tra istituzioni e Confindustria Nautica e come le iniziative su portualità e albergo nautico diffuso dimostrino la volontà di costruire insieme un percorso di crescita, in un momento storico in cui il Governo sente il dovere di affiancare uno dei settori più strategici per il Paese.
Le priorità del Governo: transizione 5.0 e sostegno alla competitività
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in un videomessaggio, ha definito la nautica «pilastro di eccellenza del Made in Italy nel mondo», ricordando come il mercato globale, dopo aver sfiorato i 35 miliardi di valore nel 2023, si sia stabilizzato nel 2024 e debba oggi confrontarsi con le incertezze legate ai dazi americani. Urso ha richiamato gli strumenti messi in campo dal Governo a sostegno della competitività, come il piano Transizione 5.0 per digitalizzazione ed efficienza energetica, anticipando la continuità degli incentivi dal 1° gennaio del prossimo anno con un nuovo piano Transizione 5.0 basato sull’iperammortamento.
Nel corso dei lavori è intervenuto anche il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Sergio Liardo, che ha ricordato il ruolo della Guardia Costiera come «catalizzatore di varie richieste» provenienti dal settore, da veicolare con tempestività soprattutto quando incidono direttamente sulla capacità di fare economia.
Nella serata precedente all’Assemblea, il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha incontrato i componenti del Consiglio Generale di Confindustria Nautica a Palazzo Colonna, a testimonianza della centralità del dialogo tra Governo e industria.
Sentiment di settore e risultati dell’Associazione
L’Ufficio Studi di Confindustria Nautica ha presentato un’analisi previsionale sull’andamento del settore, basata su un’indagine condotta a inizio dicembre su un campione significativo di aziende associate. I dati confermano gli scenari illustrati a settembre nel rapporto statistico “La Nautica in Cifre”, che individuavano i prodromi di una ripresa già negli appuntamenti fieristici autunnali, tra cui il 65° Salone Nautico Internazionale.
I nuovi modelli e l’attenzione alle tendenze emergenti hanno alimentato una rinnovata fiducia da parte degli armatori della piccola nautica, mentre il comparto dei grandi yacht ha confermato le proprie buone performance. Le previsioni per l’anno nautico in corso appaiono incoraggianti per industria e filiera, pur a fronte di criticità internazionali note, con un sentiment degli imprenditori più positivo rispetto a una chiusura del 2025 in flessione per alcuni segmenti.
In sessione privata, l’Assemblea dei Soci ha approvato il Bilancio Preventivo 2026. «Costituisce uno strumento fondamentale di governance e di verifica della strategia dell’Associazione», ha commentato il Direttore Generale Marina Stella, evidenziando come il preconsuntivo 2025 mostri una struttura patrimoniale solida, il rafforzamento della posizione economico-finanziaria e una crescita della base associativa, a conferma della capacità dell’Associazione di generare valore attraverso attività di rappresentanza e progetti dedicati al settore.
Nel riepilogo dei risultati 2025 sono stati ricordati, fra gli altri:
la partnership con America’s Cup Events e le iniziative per la cultura del mare e gli sport nautici;
il piano di internazionalizzazione con MAECI e ICE;
la razionalizzazione e il rafforzamento del Salone Nautico Internazionale di Genova (1–6 ottobre 2026) come piattaforma di business e identità di prodotto;
protocolli e sinergie di sistema in ambito Confindustria e con altre rappresentanze;
i decreti MIT sull’esame per la patente nautica D1 e le circolari sulla loro applicazione;
la circolare MIT sulle nuove dotazioni di sicurezza;
il decreto di riconoscimento di Confindustria Nautica e dell’associata ISYBA quali enti erogatori dei corsi per Mediatore del diporto;
la circolare sul titolo di Ufficiale del diporto di II Classe e l’avvio dei relativi esami;
la proroga, oltre il Salone Nautico, della rottamazione motori a favore dei propulsori elettrici;
la circolare MIT-Turismo sui contratti di noleggio e locazione;
la circolare Dogane n. 8/2025 su ammissione temporanea e dotazioni di bordo estere per unità private.
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