DeepSpeed: propulsore fuoribordo a jet elettrico con motore a reazione
DeepSpeed, il propulsore a jet elettrico nato da una startup italiana
DeepSpeed, il propulsore a jet elettrico che promette di rivoluzionare il mondo della nautica
Alle spalle di questo inedito propulsore emergono un team di 21 professionisti e 3 università Italiane, tutti impegnati nello sviluppo di questo motore a reazione, che già sulla carta può vantare numeri tali da preludere al sistema più efficiente che sia mai stato pensato per spingere un’imbarcazione. Le aspettative sono ampiamente supportate dalle diverse simulazioni effettuate presso gli atenei partner e dai primi test in acqua.
“Un propulsore idrogetto ad imbocco dinamico per imbarcazioni veloci. L’incremento di efficienza, rispetto sia all’elica propulsiva sia agli idrogetti convenzionali, è significativo” è con queste parole che il prof. Ernesto Benini, docente presso l’Università di Padova e scienziato di fama internazionale nelle macchine propulsive a fluido, presenta al pubblico DeepSpeed “I vantaggi sono lampanti sia a punto fisso che in planata”.
Il percorso che ha portato oggi alla ribalta il propulsore DeepSpeed parte dal lontano 2007, quando il primo concept prese forma a cura di William Gobbo – oggi founder e manager della startup – con l’idea di sviluppare un sistema propulsivo più rispettoso dei nostri mari ed al contempo più efficiente dei sistemi ad elica.
E’ noto infatti che l’elica è un diffuso ma al contempo inefficiente mezzo per spingere un’imbarcazione e questa inefficienza aumenta col salire delle velocità. E’ per questo che in settori più avanzati quali quello aeronautico, i jet hanno rimpiazzato le eliche in tutte quelle applicazioni dove efficienza e performance sono importanti elementi di valutazione.
Anche nel settore navale sono nel tempo comparsi dei sistemi a jet, più correttamente idrogetti, ma questi hanno sempre sofferto del fatto di essere collocati all’interno degli scafi, il che comporta inevitabili complicazioni ed importanti inefficienze, tanto che alla fine i sistemi a idrogetto si sono affermati con successo solo sulle moto d’acqua, dove l’efficienza ed i consumi non sono la prima discriminante di scelta.
Il propulsore DeepSpeed si propone quindi di superare sia i sistemi ad elica sia gli attuali idrogetto e fissare nuovi standard in termini di efficienza e di performance.
“Andremo di più consumando meno”, afferma William Gobbo.
Quello che potrebbe sembrare solo uno slogan pubblicitario, è in realtà qualcosa di molto attuale e concreto.
Su DeepSpeed ha già infatti messo gli occhi la comunità Europea che ha premiato il progetto con un “Seal” - il Certificato di Eccellenza - che la commissione scientifica di Horizon2020 assegna ai progetti più innovativi e meritevoli. Non sono inoltre mancati finanziamenti pubblici per oltre 1.2 milioni di euro, oltre a quelli privati arrivati da noti imprenditori italiani e stranieri.
Il propulsore è attualmente in fase di test in acqua e potrebbe non essere lontano il momento in cui potremo vederlo sfrecciare sotto qualche stupendo scafo.
Come farete a riconoscerlo? Facile. Ascoltando il suono del suo silenzio!
Potete seguire i prossimi sviluppi su : www.deepspeed.it