Zuccon International Project incontra Dedar
Zuccon International Project incontra Dedar
Nasce una nuova importante collaborazione tra Zuccon International Project e l’azienda tessile Dedar con la creazione delle collezioni GEA, una selezione di nuovi tessuti naturali che si inseriscono nell’ampio percorso di ricerca stilistica dello studio romano nell’ambito dell’interior design.
Il costante processo di ricerca creativa e la sperimentazione di scenari diversi che lo studio Zuccon International Project porta avanti negli anni trova in Dedar – l’azienda tessile italiana tra i top player del settore con i suoi tessuti d’avanguardia – un partner ideale per approfondire l’analisi sull’importante tema della materia e del dialogo intorno a tessuti in cui l’effetto naturalezza, spontaneità dal forte impatto decorativo diventano elementi centrali e caratterizzanti.
“Sono molto contento di questo incontro con Dedar. È innanzi tutto un’azienda con un percorso di crescita e di evoluzione molto simile al nostro, a partire dalla data di nascita, nel 1976, quando mamma e papà (gli architetti nautici Gianni Zuccon e Paola Galeazzi) disegnarono la loro prima barca, ma dove ritrovo anche una forte affinità sul tema della sostenibilità, legato a un’etica di lavoro aziendale molto importante per il nostro Studio”, commenta Bernardo Zuccon.
Il percorso di collaborazione è nato attraverso la volontà dello Studio di porre l’attenzione su alcune tipologie di materiali già utilizzate da Dedar, per valorizzare nell’ambito di questa collezione di tessuti, il tema della natura. Nei tessuti, infatti, si ritrova la volontà di tornare all’origine del materiale, allontanandosi completamente dal concetto puramente decorativo, ma andando a ritrovare in alcuni tessuti – attraverso intrecci di fibre differenti o una percentuale di cellulosa differente – una forma quasi primitiva che diventi lei stessa protagonista del messaggio stilistico.
Nasce quindi la collezione GEA, la dea della terra nella mitologia greca considerata l’origine della vita, che presenta 3 tessuti differenti scelti dal campionario e personalizzati da Zuccon attraverso una definizione di alcuni colori speciali.
“GEA – spiega Bernardo Zuccon – è la testimonianza di ritorno a un’immagine più primitiva. Da questa collezione abbiamo declinato altre tre sotto collezioni – Teti, Phoebe ed Arge – i nomi dei figli di Gea ed Urano. Teti e Phoebe erano due titani mentre Arge era un ciclope. Questi nomi rappresentano il significato di questa ricerca: Teti moglie di Oceano, rappresenta il legame con il mondo del mare, al quale abbiamo affidato tutti i toni più neutri. Phoebe è colei a cui attribuiscono la fondazione dell’oracolo di Delfi e a questo abbiamo associato i colori più caldi: il beige e il marrone. Alla collezione Arge invece – per il ciclope che dicevano costruisse i fulmini di Zeus e che lavorava molto bene il ferro – sono state associate le colorazioni più scure, tra il grigio scuro, il nero e il marrone scuro. In questo gioco di materiali, abbiamo posto l’attenzione su una serie di parametri di valutazione: resistenza, capacità di adattarsi ad ambienti umidi, tipici delle barche ma non solo, e durevolezza, molti tessuti provengono infatti da materiali riciclati. I materiali scelti sono tutti composti da fibre naturali, in particolare lino e cotone, gli elementi più presenti all’interno della collezione, ma anche seta Topinambour caratterizzata da una matericità fortemente marcata. Anche le lavorazioni dei tessuti stessi, come il Jacquard sono presenti e permettono di rendere il filato tridimensionale al tatto, caratteristica perfettamente in linea con lo stile da noi ricercato”.
Accanto a Gea, lo studio Zuccon, oltre alla selezione dei tessuti già presenti nella produzione di Dedar ha creato un nuovo pattern, Arké, nome che definisce il concetto di principio e origine, la forza primogenia che domina il mondo, una connessione con gli elementi che rappresentano la natura: aria, acqua terra e fuoco. Questa simbologia è stata applicata all’interno del tessuto che definisce questo pattern composto da un filato di lino e un filo in poliuretano che va a definire il disegno. “Non volevo lavorare su un disegno che fosse solo estetica, ma volevo creare un pattern che si ricollegasse allo story telling di questa collezione. L’idea che sta alla base di questo progetto non vuole essere legata esclusivamente a un messaggio, ma prova a porsi come racconto di un percorso di ricerca più ampia in cui protagonista diventa l’autenticità della materia.”.
Arké è proposto in 3 colorazioni: terra di San, Avorio d’Africa e Spago Diligo.