Emergency call 2

Emergency call 2

Sharknet: da oggi l’immersione è social e sicura

Accessorio

31/07/2018 - 22:21

Sharknet è un dispositivo sviluppato e realizzato da Maurizio Banfi, ex ufficiale di Marina appassionato di attività subacquee, con il pallino della sicurezza. La sua competenza informatica, unitamente alle capacità tecniche di progettazione di impianti elettronici in diversi ambiti industriali, gli hanno permesso di realizzare un dispositivo che come appassionato subacqueo sia in grado di rispondere a quelle che ritiene essere le sue esigenze. Ora, da subacquei confrontarci con l’ing. Banfi è stato molto stimolante per diversi motivi, il primo è che si parla con un vero appassionato prima ancora che inventore, produttore o imprenditore. Infatti, ciò che abbiamo scoperto immediatamente è che a muovere la creatività e la ricerca dell’ingegnere è stata la passione e la voglia di incrementare il livello di sicurezza di chiunque svolga attività in mare, siano in apnea o con autorespiratori. 
Sharknet è in grado di dialogare con una centrale operativa mediante la presenza al suo interno di una scheda GSM, la quale in caso di necessità può trasmettere un segnale di richiesta di soccorso inoltrando in tempo reale la posizione GPS del dispositivo.

Questa la funzione primaria per la sicurezza, ma poi Sharknet è molto di più, perché è capace di registrare tutti i dati della nostra immersione e di condividerli, se e quando vogliamo, sulle piattaforme sociale che selezioniamo mediante una app installata sul nostro smartphone. Queste caratteristiche ci permettono di avere sempre a portata di mano i dati delle nostre immersioni, permettendoci di pianificarle sempre con maggiore cura il che incrementa la sicurezza, ma anche dandoci la possibilità di registrare i punti delle nostre immersioni e di condividerli con chi vogliamo. Altra importante funzione di Sharknet è quella che permette a un amico, un compagno o una compagna, o il titolare di un diving, di inoltrare al dispositivo un SMS al quale Sharknet automaticamente risponderà con la posizione appena si troverà nuovamente a portata di segnale GSM, dunque, in prossimità della superficie. 

Un dispositivo decisamente interessante per chi ama immergersi e lo fa in luoghi diversi che poi vuole condividere, con dati che possono essere analizzati dopo l’immersione, la possibilità di inoltrare una richiesta di soccorso, di fornire in qualunque momento la nostra posizione a chi ne fa richiesta avendo dei dati riservati che noi comunicheremo solo a chi vogliamo. Immaginate quanto questo può essere utile per un diving, che potendo verificare la posizione in tempo reale di tutti i partecipanti a un’escursione può anche avere sempre sotto controllo la presenza di tutti in ogni fase dell’uscita, soprattutto al rientro.

Sharknet è secondo noi un dispositivo che dovrebbe trovare ampio spazio di utilizzo presso i centri di immersioni, perché permette di avere disponibili tutti i dati delle immersioni potendo richiedere immediatamente soccorso se necessario, dando in tempo reale la posizione di tutti i partecipanti appena questi raggiungono la superficie e segnalandone eventualmente la mancanza. 

Per i privati le funzioni di condivisione sulle piattaforme social dei dati delle proprie immersioni sono certamente qualcosa che apprezzeranno in molti, ma siamo certi che soprattutto le funzioni deputate a garantire maggiore sicurezza saranno apprezzate maggiormente. 

Per ulteriori informazioni suggeriamo ai nostri lettori di visitare il sito www.sharknet.com

Angelo Colombo

PREVIOS POST
Patenti nautiche: alla Motorizzazione di Milano sedute d’esame anche in estate
NEXT POST
Nicolò Renna in testa al mondiale Techno 293 a 4 prove dalla fine