Il progetto 'asse di penetrazione' per la viabilità di Viareggio
Il progetto "asse di penetrazione" per la viabilità di Viareggio: sale la polemica
A Viareggio continua, anzi si inasprisce, la questione dell'asse di penetrazione (o via Del Mare) che servirebbe a sbrogliare la viabilità nel quartiere Darsena, che come noto è il centro “pensante” e produttivo della grande nautica da diporto.
In sostanza, l'amministrazione comunale sostiene il progetto del nuovo nastro d'asfalto costruito a sud dello stadio dei Pini, proprio a ridosso del “confine” con il parco naturale. La previsione è, con una spesa di milioni di euro, di una sezione di 16 metri con doppia corsia, pista ciclabile e due marciapiedi, per uno sviluppo di circa 300 metri, al costo dell'abbattimento di decine di alberi, di un palazzo di cinque piani, della demolizione del muro sud dello stadio, eccetera...
Da qui dovrebbe passare il traffico per il quartiere Darsena e per la Marina di Levante, proveniente dalla statale Aurelia e anche dalla zona industriale Cotone dove esistono, e sono in programma di aprire, numerosi capannoni per le lavorazioni degli yacht. Per la Darsena e le sue strette vie sarebbe un grande vantaggio. Ma vi si oppongono le associazioni ambientaliste che contestano punto su punto il progetto, proponendo invece una soluzione mediante la riorganizzazione della viabilità esistente, che vedrebbe gli stessi flussi di traffico scorrere a nord dello stadio, con impatto molto ridotto sul verde pubblico e senza demolire nulla.
Purtroppo i tempi politico - amministrativi non coincidono mai con le esigenze del lavoro in senso lato, e si andrà avanti per molto senza risoluzione. Altro problema è quello della darsena Lucca, la prima costruita a Viareggio duecento anni fa. Qui, oltre a natanti all'ormeggio, c'è il capannone Benetti che “lavora” tre navi da diporto in contemporanea. Al momento del varo devono ovviamente essere caricate sui carrelli multi ruote e trasportate, per la via Coppino, fino alla Lusben nel proprio grande scalo attrezzato. Con tutti i disagi che ciò comporta. C'era un'ipotesi del cantiere per localizzare la produzione in altra area portuale, ma non ci sono stati sviluppi. Riguardo all'area demaniale marittima in senso stretto, si attendono novità dopo il recente insediamento del nuovo segretario dell'autorità portuale regionale, l'architetto Alessandro Rosselli, che ha dichiarato: “Il progetto complessivo è noto e già ampiamente dibattuto in Regione e in città. Incontreremo l'amministrazione comunale anche perché gli operatori da anni chiedono più spazi, oltre che una regolamentazione certa, e varie integrazioni di altre attività. Come ad esempio quella per i grandi yacht di passaggio, a cui serve un'alta qualità dei servizi. Per tutto quanto di competenza regionale, su questi temi e altri che premono, porteremo avanti le pratiche nel più breve tempo possibile. Vogliamo dare al porto di Viareggio funzionalità e pregio, considerando l'attuale situazione e quella dello sviluppo futuro”.
Walter Strata