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Regalo di Natale per Jeff Bezos: a breve pronto il suo yacht
Un regalo di Natale molto speciale sta arrivando anche per il 58enne Jeff Bezos: il suo gigantesco superyacht a vela di 127 metri da 500 milioni di dollari – cifra ufficiosa – al momento conosciuto come Project 721 è completo e pronto per essere consegnato al multimilionario armatore. Sebbene né il costruttore, Oceanco, tantomeno Bezos abbiano confermato che sia stata costruita per lui, diverse notizie hanno collegato la mega nave all’attuale quarto uomo più ricco al mondo secondo Forbes, che stima in 112,3 miliardi di dollari il suo patrimonio, collocandolo dopo Elon Musk (188,7 mld), Bernard Arnault (187,3 mld) e l’indiano Gautama Adani (133,7 mld). Bezos, per altro, una barca dove passare le vacanze già la possiede, si chiama Flying Fox, ed è un gigantesco yacht, stavolta a motore, di 136 metri costruito in Germania da Lurssen.
Lo yacht Flying Fox attribuito a Jeff Bezos
Il completamento dell’Oceanco Y721 sembrava una missione impossibile dopo il burrascoso varo di qualche mese fa quando, per far arrivare il giga yacht di Bezos dal cantiere Oceanco di Alblasserdam al mare, si sarebbe dovuta smontare una porzione dello storico ponte Koningshaven di Rotterdam. La notizia, neanche a dirlo, aveva fatto il giro del mondo suscitando un grande clamore e l’iniziativa di Bezos era stata immediatamente accolta dalle intense proteste dei cittadini di Rotterdam e non era andata giù nemmeno a gruppi di attivisti che avevano minacciato addirittura un simbolico egging…
Ponte De Hef, Koningshaven, Rotterdam
Ma ogni grande uomo ha un “piano B” e il geniale imprenditore e informatico statunitense, con il costante sostegno del cantiere navale, è riuscito a trovare un percorso alternativo, più lungo e meno frequentato, per trasportare la sua nave dal cantiere Oceanco di Alblasserdam al cantiere Greenport di Rotterdam. Nel cuore della notte, aggirando del tutto il ponte, lontano dai riflettori per evitare inutili attenzioni.
Da allora sono trascorsi appena quattro mesi e il veliero di 127 metri a tre alberi da 70 metri, sembra essere finalmente pronto per la consegna.
Oceanco Project 721 al momento dell'uscita dal cantiere Oceanco di Alblasserdam
La magnifica goletta è ancora conosciuta solo con il suo nome in codice, Project 721 o Y721, ed è lo yacht più lungo costruito nei Paesi Bassi oltre ad essere il più grande mai costruito da Oceanco. Il cantiere ha svelato ben pochi dettagli del superyacht da record ma si ritiene che sia ispirato all'iconica Black Pearl che è stata varata da Oceanco nel 2016, considerata una delle navi a vela più tecnologicamente avanzate. Con una lunghezza di 127 metri, l'Y721 è destinato a diventare il veliero più grande del mondo, secondo solo al Sailing Yacht A dell’oligarca russo Melnichenko. Presenta scafo nero, sovrastruttura bianca e linee esterne classiche, come si può vedere nel video pubblicato da Hanco Bol di Dutch Yachting qualche mese fa.
Sotto l’albero di Natale di Bezos anche una barca appoggio da 75 metri, il Damen YS7521
Si chiama YS7521 ed è il più grande support vessel costruito da Damen Yachting. Dotato della caratteristica prua ad ascia (axe bow), è lungo 75 metri ed è stato varato lo scorso 10 ottobre nei cantieri di Vlissingen, in Olanda. Dato il robusto vincolo di riservatezza del cantiere, vale quanto accennato per il maestoso veliero e cioè che nulla è ufficialmente confermato circa l’identità del committente. Ma vogliamo condividere la diffusa persuasione che sia Bezos a prendere il largo verso mete incredibili che in molti possono solo sognare, a bordo del lussuoso vascello di 127 metri con al seguito il nuovo YS7521, fornito delle tecnologie e i giocattoli che in pochi possono permettersi e che solo la più scatenata fantasia può immaginare!
Circa 10 anni fa, Damen Yachting ha introdotto un nuovo tipo di nave, la cosiddetta nave Damen Yacht Support, sviluppata appositamente per accompagnare gli sloop più spettacolari di proprietà di milionari o miliardari in viaggi verso un'ampia varietà di destinazioni.
Nonostante al giorno d'oggi gli yacht stiano diventando più lunghi e più grandi, gli armatori si sentono quasi obbligati ad acquistare una nave appoggio adatta. Un elicottero può rovinare l’estetica ed è ovviamente un peccato sacrificare lo spazio prezioso su un superyacht, ad esempio, per tender o altri giochi d'acqua ed è esattamente ciò per cui viene utilizzata la nave ombra Damen Yachting… ed è proprio questa la funzione che avrà YS7521, che nel comfort dei suoi 75 metri può ospitare 45 persone, equipaggio compreso. “Questo è il 17° Yacht Support da noi realizzato. Sarà anche il più grande fino ad oggi, il che credo dimostri ancora una volta il nostro potenziale in termini di soluzioni che siamo capaci di offrire ai grandi yacht", affermava Rob Luijendijk - direttore di Damen Yachting - prima dell'inizio della costruzione.
Esteticamente YS7521 è ben riconoscibile e si presenta con uno scafo grigio lucente caratterizzato da una fascia arancione all’altezza della linea di galleggiamento. Accompagnerà e supporterà la nave principale nei suoi viaggi, perché è questa la sua natura. A bordo c'è spazio più che sufficiente per attrezzature marittime specializzate e tender, e il ponte di coperta è idoneo a ospitare un elicottero. In effetti, è tutto piuttosto impressionante ma Damen Yachting è solito a progetti straordinari come YS7521.
L'Order book 2023 di Boat International
Cosa dobbiamo augurarci? Che i ricchi continuino a rendere florido il mercato dei super, mega e giga yacht, e che, soprattutto, la prossima volta li scelgano Made in Italy. Da inizio millennio questo specifico mercato è sempre più dominato dai cantieri italiani – Azimut/Benetti è stato appena riconfermato per il 23esimo anno consecutivo, primo produttore al mondo di navi da diporto al mondo - tanto che oggi delle barche oltre 24 metri di lunghezza che compaiono nell'order book 2023 pubblicato qualche giorno fa dall'autorevole Boat International, 389 progetti su 705 attribuiti ai 19 maggiori player del mercato - nella lista mancano le unità del Gruppo Ferretti per scelta della holding forlivese - cioè oltre il 55%, saranno realizzati in Italia. Tutti questi giocattoloni che certificano la potenza economica di chi se li può regalare, vogliono dire soldi, occupazione, benessere per tutte le aziende della filiera coinvolte nella loro costruzione ma anche quelle che erogano servizi durante le crociere di questi splendidi oggetti sfarzosi. Per cui ci auguriamo a Jeff Bezos che possa godersi presto i suoi nuovi balocchi nei mari italiani.
Priscilla Baldesi