Neptune Yacht Refit Services ad Aveiro, Portogallo
Boat service: in Portogallo c'è Neptune Yacht Refit Services
In Portogallo si stanno dando da fare per fornire servizi ai diportisti. PressMare ha visitato la nuova struttura Neptune Yacht Refit Services, ad Aveiro: un porto a secco da 140 barche fino a otto metri ma anche una struttura in grado di effettuare refit su yacht di 30 metri di lunghezza.
Chi ha avuto la fortuna di conoscere Rita Soares e Jorge Martins non può non essere rimasto colpito dal loro stile. Amabili, eleganti, ospitali e divertenti. Attenti ai dettagli in modo cruciale, ma mai leziosi e molto, molto determinati nel fornire il miglior prodotto o servizio, come non è facile trovare. Queste loro caratteristiche, che si magnificano quando lavorano in coppia, si ritrovano nelle loro barche, i Rom 28: belle, eleganti, ricercate, studiate in ogni dettaglio.
Rom 28 in costruzione
Se uno poi ha avuto anche il privilegio di provarli, i Rom, sa anche quanto siano piacevoli da usare. Oggetti prestigiosi anche nelle loro dimensioni compatte. Perché non sempre sono le dimensioni a fare la differenza. Ovviamente il discorso si ribalta quando si parla di un cantiere navale, l'altra iniziativa professionale dei coniugi portoghesi appena inaugurata. E trattandosi di cantieri navali sì che le dimensioni contano, altro che...
Il porto a secco Neptune Yacht Refit Services ad Aveiro
Il cantiere Neptune Yacht Refit Services ad Aveiro, la terza città del Portogallo, ha tutto enorme. Innanzi tutto, un porto a secco dove ospitare 140 barche fino a 8 metri di lunghezza in neanche 2400 metri quadrati (ma in un hangar alto più di 20); qui una gru radiocomandata su carroponte, manovra le imbarcazioni che giungono sia da terra sia dalla banchina a mare. Sono caricate sul forchettone che le movimenta e che ruota solo in quattro posizioni su angolo di 90° di modo che l'operatore debba solo scegliere quale dei cinque livelli deve occupare e poi spostarsi lateralmente senza rischio di inserire la barca storta sui supporti dove riposerà.
Una soluzione che con soli 1000 euro l'anno consente di avere un posto barca al riparo e fuori dall'acqua (volendo non servono neanche l'antivegetativa allo scafo o i parabordi) e che include anche 20 alaggi e vari e se ne servono di più se ne possono acquistare a pacchetti di 10 uscite e rientri per 100 euro.
Per avere la barca in mare basta un colpo di telefono al cantiere o anche l'app per gestire in pratica tutto da soli. Una soluzione pratica che dovrebbe essere copiata con più frequenza anche qua in Italia.
Un particolare carrello CroctLift che può muovere dall'acqua al chiuso yacht lunghi anche 30 metri; un dispositivo made in Italy, lo producono ad Alba tra tartufi e spumante, che riesce a movimentare grandi scafi con la semplicità di un carrello per derive e che deposita poi la barca all'interno dei capannoni sui classici supporti in acciaio.
Per fornire tutti i servizi dedicati alla manutenzione e al refitting a Neptune hanno realizzato una camera di verniciatura dove trattare barche da 80' in atmosfera controllata e riscaldabile fino a 90 gradi e tutta una serie di altre affascinanti caratteristiche pensate per soddisfare ogni necessità dello yachting.
Qui si va dal lavoro di costruzione navale, al refitting, passando per l'invernaggio di ogni tipo di barca, dal piccolo dingy fino al grande yacht. Una realtà che colpisce anche un'italiano come me abituato al lavoro sulle barche e che diventa ancora più impressionante in Portogallo dove, purtroppo, i servizi per lo yachting e gli stessi marina sono cosa rara.
La collocazione centrale dello scalo Neptune per gli yacht che navigano dal nord Europa al Mediterraneo e la sua collocazione sulla più occidentale delle coste continentali europee lo rende una tappa perfetta per tutti quelli yacht che abbisognano di servizi o assistenza sia dopo la stagione caraibica sia sulla rotta che collega Baltico e bacini nord europei e il Mare Nostrum. Considerando che alla Neptune forniscono anche il servizio di rifornimento carburante.
La cosa che rende tutto ancora più interessante è che questo sviluppo industriale si svolge su un recupero di un cantiere navale inattivo dalla fine degli Anni 80 e a soli 5' dal centro cittadino. Come dire un risultato che impatta in maniera positiva anche sull'estetica di Aveiro.
E oltre a questo non mancano delle novità che riguardano Rom Boats che vedrà arrivare nei prossimi mesi una sorella maggiore del fascinoso open di cui accennavamo prima. Una primizia disegnata da Tony Castro, il ben noto progettista portoghese che è stato chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente del Comitato consultivo strategico di Neptune e ambasciatore del marchio in tutto il mondo. Proprio a sottolineare l'internazionalità di respiro che Neptune Yacht Refit Services e i Rom vogliono avere.
Rom 28
Il loro business plan è tanto ambizioso quanto ben definito, tra l'altro Jorge è stato l'ex amministratore delegato di CapGemini Portogallo, la multinazionale della consulenza e quindi di gestione aziendale ne ha masticato per anni. Ecco la loro road map che in quattro anni da ora dovrebbe portarli a oltre 43,5 milioni di euro di fatturato nel 2026 e con un ricavo di oltre 10 milioni.
Hanno cominciato nel 2022 con un aumento dell'area di concessione a 70.000 metri quadrati, l'avvio dello sviluppo di due nuovi ROM, il 38 e il 48; l'inizio della costruzione di un altro cantiere navale e avvio dell'attività delle rastrelliere per il Dry-Storage.
A questo si è aggiunta la presenza del Rom 28 nell'esclusivo libro Rolls Royce, consegnato alla Regina Elisabetta II e ad altri selezionati 30.000 clienti.
In più il cantiere è operativo per la costruzione in partnership (con un'azienda polacca) di catamarani da 60 piedi per il mercato statunitense.
Per il prossimo anno prevedono il lancio del catamarano a motore ROM 48. Cui farà seguito, sfruttando le opportunità offerte dalle infrastrutture realizzate, l'avvio di un ecosistema del settore nautico che porterà anche a un aumento del numero di refit originati in Europa.
Per il 2024 è previsto il debutto del del motoscafo ROM 38. mentre dal punto di vista infrastrutturale sarà costruita una cabina di verniciatura robotizzata. e quindi la società di occuperà di gestire due porti turistici in Portogallo e di espandere la portata geografica del dry-storage alla regione dell'Algarve, sempre nell'ottica dell'ecosistema nautico.
Per l'anno che segna il primo quarto del XXI secolo Rom Boats presenterà un secndo catamarano a motore di 58 piedi e infine, nel 2026, la previsione è stabilire una partnership a lungo termine per il mercato asiatico e infine considerare un eventuale ingresso in borsa, in funzione delle condizioni di mercato.
Insomma, finora il Portogallo sembrava schiacciato tra i grossi player della nautica: i mediterranei, gli americani e i nordeuropei, adesso, finalmente, sembra riaver trovato quella vocazione al mare che all'inizio dell'evo moderno ha fatto la sua grandezza e che siamo sicuri porterà benefici a tutti i proprietari e gli equipaggi che navigano in maniera stabile o di transito lungo quelle coste.
Giacomo Giulietti