@Lucio Gelsi

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J Craft, i runabout del Baltico: intervista a Johan Hallén, direttore del cantiere

Barca a motore

26/07/2023 - 09:00

Dal lancio del suo primo, lussuoso modello nel 1999, J Craft ha continuato a costruire barche sull’isola svedese di Gotland nel bel mezzo delle talvolta turbolente acque del Mar Baltico. Arte, eredità storica, artigianato e lavorazione del legno sono i segni distintivi di J-Craft, costruito  ancora in piccoli numeri per anno. Johan Hallén, è Direttore Tecnico del cantiere svedese dal 1999 quando si unì a Björn Janson (fondatore di J Craft), e lo aiutò a realizzare la costruzione della barca dei suoi sogni, la prima J-Craft, il 38" Cabrio Cruiser M/Y Polaris che fino ad oggi, circa 23 anni dopo, è ancora la barca preferita di Carlo XVI Gustavo, re di Svezia.

@Sven Gemann

PressMare - J-Craft è prodotto quasi al 100% in Svezia?

Johan Hallén - Oltre il 95% del valore aggiunto del Torpedo è prodotto in Svezia. Ci piace dire che in effetti un J-Craft Torpedo è "Made of Sweden" poiché gran parte di ciò che produciamo qui è intriso della nostra eredità nordica, basata su abilità acquisite duramente e perennemente affinate, utilizzando tecniche di produzione secolari, ovvero la nostra maestria e, naturalmente, la nostra tecnologia, gran parte della quale è stata sviluppata e viene costruita in Svezia. Tuttavia, forse la cosa più importante è che sono le persone e il loro lavoro che provengono dalla Svezia con ogni “Torpedo” prodotto in un periodo di quasi un anno ed oltre 8.000 ore uomo di lavoro per barca.

PM - Un po' di Made in Italy c'è però anche nelle vostre barche...

JH - L'articolo non svedese più importante che abbiamo è l’italianissimo volante Nardi originale. Oltre a questo, ovviamente, ci sono i nostri tessuti (principalmente) italiani e, in una certa misura, l'acciaio che proviene dalla Germania.

Inoltre, anche alcuni componenti elettronici non provengono dalla Svezia, ma provengono dall'estero. Al di là di questo però e quando si tratta dei componenti principali del Torpedo, vengono tutti dalla Svezia. Naturalmente, la maggior parte dei nostri fornitori sul fronte tecnologico non sono unici per noi. Che si tratti di Volvo Penta, Zipwake o Seakeeper, ovviamente forniscono i loro prodotti anche ad altri cantieri navali.

Penso che ciò che ci rende unici sia che, nonostante i nostri piccoli volumi per ogni fornitore, abbiamo una configurazione davvero su misura. Ad esempio, quando si tratta di Volvo Penta, siamo stati uno dei primi costruttori di barche al mondo a progettare su misura il nostro scafo Torpedo in collaborazione con Volvo Penta per lavorare con il loro IPS e solo con il loro IPS, il che a sua volta rende il Torpedo così manovrabile in modo unico.

@Sven Gemann

PM - Quali pensi siano le unicità del prodotto J-Craft Torpedo?

JA - Costruiamo per pochi e non per molti. Siamo un piccolo produttore per scelta. Mettiamo letteralmente le nostre anime in ogni costruzione di Torpedo. Puoi indicare qualsiasi parte della barca e io posso dirti quale dei nostri capomastri l'ha creata. Creiamo ogni Torpedo in stretta collaborazione con i nostri clienti, rendendo ogni esemplare davvero unico e un riflesso dei desideri dei loro proprietari.

Oltre a questo, siamo molto orgogliosi di realizzare un'unità (relativamente) piccola con un grande cuore nordico, uno scafo che è immensamente degno del mare e ne siamo orgogliosi mentre intraprendiamo viaggi che normalmente non si intraprenderebbero con una barca di queste dimensioni, sia che si tratti del Mar Baltico e del Nord, del Mar Cinese Meridionale, dello stretto della Florida o addirittura del Mediterraneo.

PM - Puoi definire cosa hanno in comune i vostri clienti?

JA - Come dice il nostro Mr. Radenko, il nostro titolare e primo degli appassionati, non abbiamo un cliente tipico avendo ognuno di loro origini e personalità molto diverse sia professionalmente che culturalmente. Quello che hanno in comune suppongo è il loro amore e apprezzamento per quello che facciamo. Tutti apprezzano il tempo, l'impegno e l'abilità che ogni nostro Torpedo impiega. Oltre a questo, ognuno tira fuori qualcosa di diverso dal possedere una delle nostre barche. Per alcuni è la bellezza classica, l'abilità artistica coinvolta nel crearla, la loro capacità di diventare parte del processo creativo. Per altri è l'artigianato o addirittura come li fa sentire il Torpedo quando sono nelle loro mani. Ognuno è unico in questo senso. 

Johan Hallen

PM - Quanta parte di Visby c'è nel Torpedo? Puoi parlarci di più da un punto di vista culturale?

JA - Bisogna ricordare che Visby, antica città anseatica e prima ancora importante insediamento e roccaforte vichinga, è la capitale di Gotland, un'isola nel mezzo di quello che il più delle volte è un mare piuttosto inospitale, il Mar Baltico.

Il fatto che siano nati e cresciuti e che viviamo su un'isola remota è molto importante quando si plasmano le menti delle persone nel corso delle generazioni, poiché viaggiare attraverso il mare, è semplicemente una delle cose più importanti. Il Mar Baltico può essere molto agitato e imprevedibile, la necessità di una barca sicura, veloce, efficiente e davvero facile da manovrare è impressa nella mente di ognuno dei nostri maestri costruttori di barche. La costruzione di barche è nel nostro DNA e fa parte di ciò che siamo e dobbiamo farlo alla perfezione, ogni volta senza assolutamente spazio per scorciatoie di alcun tipo.

PM - Come vedi il mercato J-Craft per il futuro?

JA - Crediamo che esista un mercato, anche se piccolo, per i clienti più esigenti che amano ciò che facciamo. Questo numero non sarà mai enorme perché non siamo interessati a fare grandi volumi.

Sin dagli inizi di J Craft nel 1999, Johan ha lavorato con J Craft e ha contribuito a costruire ogni singolo J Craft, dall'originale 38" Cabrio Cruiser (1999-2009) al 42" Torpedo (2009 ad oggi). 

Filippo Ceragioli

 

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