
moreCARE di Quick Group: un ecosistema di servizi moderno pensato per la completa peace of mind del cliente
moreCARE di Quick Group: un ecosistema di servizi moderno pensato per la completa peace of mind del cliente
Al Palm Beach International Boat Show dello scorso marzo, Quick Group ha presentato moreCARE, la sua nuova Service Suite.
Sotto l’ombrello di moreCARE, Quick Group vuole riunire in modo coerente e organico il suo programma di assistenza, per garantire affidabilità ed efficienza sul portafoglio prodotti di Gruppo. Si tratta di un customer service moderno ed efficiente, che rappresenta un cambio di paradigma nel settore nautico: non più solo reattività ai problemi, ma una strategia di supporto continuo che accompagna il cliente in ogni fase della vita del prodotto.
In un mercato molto competitivo, il customer service è sempre più un fattore distintivo: una strategia vincente non si limita alla vendita di un prodotto eccellente, ma garantisce un supporto costante e qualificato, costruendo con il cliente un rapporto di fiducia basato sulla professionalità e sull’attenzione alle sue esigenze.
Il CEO di Quick Group Michele Marzucco da sempre considera il servizio al cliente parte fondamentale della strategia aziendale e il lancio della nuova Suite of Services di Gruppo ne è un esempio lampante.
Per parlare di questo tema abbiamo incontrato Francesco Suzzi, After Sales & Service Director di Quick Group, al suo rientro dal Palm Beach International Boat Show per approfondire insieme la suite moreCARE e capire quali prospettive apre per il futuro del customer service in ambito nautico.

PressMare - Partiamo dal nome moreCARE. Come nasce, a cosa vuole rimandare?
Francesco Suzzi - moreCARE trovo sia un nome particolarmente azzeccato. Per noi di Quick Group, la scelta del nome moreCARE per la nuova Service Suite di Gruppo unisce due concetti chiave: "CARE", che esprime il nostro impegno nel prenderci cura dei nostri prodotti e dei nostri clienti, offrendo tranquillità agli armatori di tutto il mondo, e "more", che richiama il payoff del Gruppo moreonboard, simboleggiando un valore aggiunto costante e garantito. moreCARE nasce dalla volontà di offrire ai nostri clienti un supporto completo e costante: sappiamo bene quanto a bordo sia importante poter contare su componenti in grado di assicurare comfort e sicurezza. L’obiettivo del nostro servizio è garantire funzionalità, ridurre le incertezze e proteggere l'investimento dell'armatore.

PM - Si dice che in USA spesso il servizio sia più importante del prodotto. Per questo avete scelto Palm Beach per presentare moreCARE?
FS - Quello americano è un mercato maturo, il pubblico è molto esigente e la sensibilità verso temi come servizi e contratti post-vendita è maggiore rispetto ad altri mercati. Quick Group, inoltre, ha una forte presenza Sales and Service sul territorio statunitense con una vasta esperienza e strutture ampie in Florida, anche a seguito di acquisizioni strategiche negli ultimi anni. Per noi è stato importante presentarci in USA come un partner completo, in grado di dare un supporto a 360°, non solo come un fornitore di prodotti che vengono da oltreoceano.
PM - A Palm Beach avete presentato moreCARE e in particolare i service agreements per la gamma di stabilizzatori giroscopici MC2 Quick Gyro. Ci spiega meglio in cosa consistono?
FS - I service agreements sono contratti di estensione della garanzia. Oggi offriamo tre pacchetti, con copertura di garanzia che può arrivare fino a 5 anni. In questo modo gli armatori sanno a priori cosa spenderanno per i loro Gyro, senza sorprese. Per ora siamo partiti dai nostri prodotti più complessi, gli stabilizzatori MC2 Quick Gyro, ma è solo il primo passo. Gli armatori desiderano, o meglio, vogliono certezze, soprattutto economiche, nella gestione della barca: sapere prima quanto spenderanno è fondamentale.

PM - Come è stata l’accoglienza a Palm Beach?
FS - Direi molto buona. Quando si lancia un servizio è importantissimo ascoltare i clienti. Per gli armatori con cui abbiamo parlato era un qualcosa di cui sentivano la necessità.
Quello americano è sì un mercato maturo, ma ha comunque ampi margini di sviluppo e per noi è stato fondamentale ascoltare tutte quelle che sono le loro esigenze.
PM - Prevedete di “esportare” i service agreements anche al di fuori degli USA?
FS - Assolutamente sì. L’idea è quella di usare l’America come banco di prova per poi proporli anche in Europa e negli altri mercati. Le dirò di più, in Europa in pratica stanno già arrivando, proprio grazie a un cliente che ci ha espressamente richiesto l’estensione di garanzia al suo MC2 Quick Gyro prima di iniziare un lavoro di refit.
PM - Più in generale, come si articola moreCARE?
FS - Sono tre i pilastri fondamentali che compongono l’ecosistema moreCARE e coprono l’intero ciclo di vita della barca. Il primo pilastro riguarda i momenti legati alla progettazione e realizzazione della barca, quindi dal design, all’installazione dei prodotti per finire con i test a mare. Il secondo pilastro comprende i momenti legati dell’uso vero e proprio della barca da parte di armatori e comandanti, parliamo dunque di fornitura di pezzi di ricambio, di servizi di riparazione e manutenzione e delle estensioni di garanzia. Il terzo riguarda il tema fondamentale del refit che include l’upgrade tecnologico, il remanufacturing e il trade-in. E con il refit si apre anche tutto un interessante discorso sulla sostenibilità.

PM - Lei, che fondamentalmente viene dall’”extra settore”, come ha trovato il service nel mondo nautico?
FS - Io vengo da un mondo in cui i contratti sono la conseguenza naturale dell'acquisto del prodotto. Per l’oggetto barca nel suo insieme, considerate le sue peculiarità, il discorso è oggi complesso. Io però vedo l'opportunità e il bisogno di un servizio di service più evoluto in questo settore. Perché gli armatori hanno veramente bisogno, e ritorno ancora al concetto di “peace of mind”, di navigare in modo sereno e di conoscere in anticipo quella che sarà la spesa per la loro barca.
PM - Se oggi pensare a un service agreement che copra l’intera barca è prematuro, di certo Quick Group, con la sua gamma di prodotti così ampia, può fare la differenza...
FS - La nostra gamma prodotti è davvero ampia e diversificata. E questo, a mio avviso, è una grande opportunità. Noi stiamo lavorando a qualcosa di completo, a pacchetti personalizzati. Non vedo ostacoli all’estensione di moreCARE nel futuro a tutta la nostra produzione.
PM - La diffusione di un service evoluto rivolto ad armatori e comandanti ha delle ricadute positive anche su cantieri, dealer ecc.?
FS - Certo. È un valore aggiunto importante per tutta la filiera nautica. Per il cantiere significa una riduzione del carico di lavoro per quello che riguarda il post vendita; per i dealer è uno strumento che permette di fidelizzare i clienti, poiché oltre a vendere il prodotto sanno che poi ricadrà su di loro tutta una serie di attività di assistenza e, di fatto, è una opportunità di business anche per i centri di assistenza autorizzati che poi faranno gli interventi.
Paola Bertelli
©PressMare - riproduzione riservata