Convegno "The Big Players" - da sinistra: Fabio Pozzo, Diego Deprati, Vasco Buonpensiere, Vincenzo Poerio e Sebastiano Fanizza

Convegno "The Big Players" - da sinistra: Fabio Pozzo, Diego Deprati, Vasco Buonpensiere, Vincenzo Poerio e Sebastiano Fanizza

La nautica come stile di vita: un viaggio oltre la destinazione

Superyacht

08/06/2025 - 07:49

Un nuovo capitolo si sta aprendo nel mondo dello yachting. I contributi emersi durante il Blue Design Summit 2025 hanno delineato l’imbarcazione come uno spazio vitale in cui l’esperienza in sé diventa la destinazione. Questa evoluzione è stata al centro del dibattito a La Spezia, dove il futuro del design nautico, della manifattura e dell’esperienza del cliente si è rivelato con chiarezza.

Dalla commessa alla co-creazione

Durante il panel principale “The Big Players”, tenutosi il 15 maggio e moderato dal giornalista Fabio Pozzo, i leader del settore – tra cui Vasco Buonpensiere (Cantiere delle Marche), Diego Deprati (Baglietto), Sebastiano Fanizza (Next Yacht Group) e Vincenzo Poerio (Tankoa Yachts) – hanno discusso di come stia cambiando il significato dello yachting.

Oggi la proprietà si è trasformata in autorialità, perché i grandi patrimoni (UHNWI) desiderano che lo yacht rifletta chi sono e come vogliono vivere.

I clienti sono sempre più coinvolti fin dall’inizio, per creare una casa sull’acqua che incarni i loro valori. Vogliono essere parte attiva del processo costruttivo, dal concept al cantiere. La proprietà è ormai vissuta come un progetto creativo, una tela personale dove ogni dettaglio ha un valore emotivo.

Non si tratta più solo di acquistare un prodotto finito, ma di collaborare attivamente con architetti navali, designer e cantieri per dar vita alla propria visione.

La nascita dello Slow Yachting

Questo approccio più profondo e intenzionale si allinea con il concetto di “Slow Yachting”, introdotto dal Prof. Dr. Phil Klaus e da Dr.ssa Annalisa Tarquini-Poli dell’International University of Monaco. Ispirato alla filosofia più ampia dello slow living, invita gli armatori a vivere il mare con un ritmo più consapevole.

Non più corse tra una marina esclusiva e l’altra, ma un viaggio fatto di baie nascoste, connessioni con le culture locali e momenti di quiete. Il tempo trascorso a bordo è curato con attenzione, perché ogni istante conta.

Questa filosofia ha preso forma concreta nel panel “Experiences On Water”, tenutosi il 16 maggio e moderato da Filippo Rossi (Floating Life). Tra i relatori: Grazio Basile (Puccini Floating Music Academy), Giorgio Besenzoni (Besenzoni) e Claus Thottrup (Borgo Santo Pietro), che hanno illustrato come lo yachting stia diventando una piattaforma per esperienze trasformative.

Lo yacht come espressione vivente

In entrambi i panel è emerso con forza un messaggio condiviso: la nautica è sempre più intesa come uno stile di vita immersivo. Design, tecnologia e narrazione si fondono per creare uno spazio in cui ogni momento è intenzionale e significativo.

Per rispondere alle aspettative in evoluzione degli armatori, l’intero ecosistema nautico deve adottare una nuova prospettiva. Anche le esperienze a terra diventano parte integrante del viaggio. Marina, ancoraggi e fornitori di servizi devono essere pronti a supportare soste più lunghe, ritmi più lenti e passaggi fluidi, sempre ad alto livello qualitativo, tra mare e terra.

Il successo di concetti come lo Slow Yachting dipende dalla presenza di un’infrastruttura adeguata: logistica discreta, esperienze a terra curate nei dettagli, e profonda comprensione dei valori dei clienti HNWI di oggi. La responsabilità non è più solo del cantiere, ma coinvolge l’intera filiera: dalle autorità portuali agli host locali.

L’industria sa costruire lo yacht perfetto, ma è pronta a costruire anche il mondo intorno?

Rebecca Gabbi

©PressMare - riproduzione riservata

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