Sea Future, anche nel settore della difesa la cantieristica italiana è protagonista
La Spezia – Il settore navale dedicato alla difesa si è radunato dal 29 settembre al 2 ottobre all’Arsenale marittimo della Spezia per la nona edizione di Sea Future, fiera internazionale specializzata riservata alle tecnologie innovative per il militare e dual-use.
All’interno di un’area espositiva particolare e di notevole fascino, al netto di qualche problema organizzativo (come le lunghe code in ingresso, che hanno raccolto critiche da diversi espositori), si respirava un clima sicuramente internazionale ed “elettrico” in senso positivo.
Circa 370 le aziende espositrici in rappresentanza di 90 paesi, 80 delegazioni estere in arrivo da tutto il mondo, e grande attenzione da parte delle istituzioni, in primis il ministro della Difesa Crosetto con i massimi vertici di Marina Militare, Guardia Costiera e tutti i corpi dello Stato, presenti in forze con stand e mezzi navali ormeggiati all’interno dell’Arsenale.
Il turbolento momento storico e la situazione geopolitica intricata favoriscono naturalmente gli investimenti nel settore della difesa a livello globale. Questa situazione è percepita dalle aziende, specie le più strutturate, ma non si deve pensare che siano “solo” le persistenti tensioni internazionali a far spingere l’acceleratore verso innovazioni e tecnologie sempre più avanzate che poi, come sempre avviene storicamente, per fortuna troveranno applicazioni anche in “mari più calmi”, per così dire, e cioè in ambito civile.

Venendo alla cantieristica, se la parte del leone a Sea Feature l’ha fatta naturalmente il “padrone di casa” Fincantieri, il cui ampio stand nel cuore dell’area espositiva era letteralmente assalito da visitatori di ogni genere, un ruolo assolutamente rilevante lo hanno giocato anche altri grandi gruppi e marchi della nautica italiana, i cui vertici hanno da tempo, e con lungimiranza, deciso di dedicare linee di produzione, divisioni aziendali o prodotti specifici al settore militare.
Committenti, cifre e volumi degli ordini restano naturalmente sempre riservati ma la soddisfazione di molti operatori era esplicita e visibile.
Illuminante il caso di Baglietto, presente con Baglietto Navy in partnership con gli inglesi di MST Group. “Sea Future si è confermato un’ottima piattaforma di sviluppo per il nostro business. Qui abbiamo la possibilità di incontrare delegazioni da tutto il mondo e presentare al meglio la nostra offerta. In particolare questo evento ha dimostrato di poter facilitare il contatto con i vertici della nostra Marina Militare, un interlocutore per noi fondamentale”, fanno sapere dal cantiere.
Grandi sorrisi anche da Piloda Defence, il nuovo dipartimento di Piloda Shipyard dedicato all’ingegneria navale avanzata per applicazioni di difesa, soccorso e strategiche. L’azienda napoletana era presente a Spezia per la prima volta e la sua partecipazione all’evento marcava un passaggio importante nelle strategie di sviluppo.
Al Sea Future Piloda Defence ha lanciato in anteprima due progetti dedicati alle attività di “Search and rescue”: il modello PD15, unità ad alte prestazioni per missioni di ricerca e soccorso a medio raggio, e il PD21, unità in alluminio per missioni SAR a lungo raggio che può operare in condizioni estreme, con onda fino a sette metri e venti di forza 8. Presentata anche la USV12, sviluppata in collaborazione con VN Maritime e Havelsan, una piattaforma navale di 12 metri configurabile per operazioni con equipaggio o completamente senza equipaggio.

Piloda Defence si è aggiudicata una commessa pluriennale per la costruzione di ben 40 unità di 15 metri per la Guardia Costiera e può guardare al futuro con grande serenità.
Molto vivace l’afflusso di operatori anche per Novamarine, che all’Arsenale ha portato il suo nuovo gommone pensato per il trasporto e le operazioni dei corpi speciali: il ramo d’azienda Defence del cantiere di Olbia, dedicato ai mezzi professionali e militari, gode di ottima salute e confida nella partecipazione al Sea Future come volano per una fase di ulteriore crescita.
Novamarine del resto ha una lunga storia nella fornitura di mezzi destinati alle forze armate e a reparti speciali delle forze di polizia e ha già fornito nel recente passato oltre 40 mezzi destinati alla polizia di un paese del Golfo Persico.
Notati gli stand anche di altre aziende importanti della nautica come Besenzoni, Gallinea e Rina oltre ai grandi cantieri navali come Intermarine e T. Mariotti.
Riccardo Masnata
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