79ma Sydney-Hobart: morti due velisti, la regata continua
Durante la prima notte della 79ª edizione della regata Sydney-Hobart, due velisti hanno tragicamente perso la vita in distinti incidenti. Il primo incidente ha coinvolto Roy Quaden, un uomo di 55 anni dell'Australia Occidentale, a bordo della Flying Fish Arctos vicino a Ulladulla. Il secondo ha riguardato Nick Smith, un uomo di 65 anni dell'Australia Meridionale, a bordo della Bowline nei pressi di Batemans Bay. Le cause della morte dei due velisti avvenuta durante la regata Sydney-Hobart pare siano legate a ferite causate dai boma che sulle due imbarcazioni, durante le manovre in condizioni di mare agitato, li avrebbero colpiti violentemente. Nonostante prima gli equipaggi, poi i soccorsi intervenuti prontamente, abbiano tentato immediatamente di rianimarli, ogni tentativo di salvarli non ha avuto successo.
Dal 1998, anno in cui sei velisti persero la vita a causa di condizioni meteorologiche estremamente avverse, questi sono i primi eventi fatali avvenuti durante una delle regate considerate fra le più imprevedibili, impegnative e avvincenti dell’emisfero Sud.
Nonostante le condizioni meteorologiche impegnative, con venti forti e onde alte fino a tre metri, gli organizzatori hanno deciso di proseguire con la regata. Il Vice Commodoro del Cruising Yacht Club, David Jacobs, ha dichiarato che, sebbene il tempo fosse severo, rientrava nelle aspettative per velisti oceanici esperti.
Oltre alle due tragiche morti, un altro incidente ha visto un velista cadere in mare; fortunatamente, è stato successivamente salvato grazie all'attivazione del suo dispositivo di localizzazione personale.
La regata continua con 85 imbarcazioni ancora in gara, mentre 19 si sono ritirate a causa delle condizioni meteorologiche. Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie dei velisti deceduti.