
Gunes Aysun sul MYBA Show: la Turchia cresce nel charter di lusso
La Turchia si conferma come una delle destinazioni più dinamiche e promettenti del charter di lusso nel Mediterraneo, grazie a una combinazione unica di cultura, ospitalità e paesaggi naturali straordinari. A confermarlo è Gunes Aysun, ingegnere di formazione e professionista del settore nautico da quasi trent’anni, titolare di una boutique agency di charter e brokeraggio con sede a Istanbul. È tra i fondatori di TİBA, l’associazione turca del charter e del brokeraggio, nonché presidente del charter show panel di MYBA, dopo l’elezione nel board nel 2023.
Lo incontriamo nel cuore dell’ultima edizione del MYBA Charter Show, svoltasi nella marina di Portosole a Sanremo, dove ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo della manifestazione, per una chiacchierata a tutto campo sul mercato, sui nuovi trend e sulla rotta sempre più centrale della Turchia nel Mediterraneo orientale.
PressMare - Esperienza, digitalizzazione e nuove generazioni
Gunes Aysun - Il mercato del charter sta cambiando in modo significativo. La componente digitale è sempre più presente, perché le nuove generazioni – dai millennials alla Gen Z – sono abituate a cercare esperienze online, confrontando tutto in pochi clic. Ma ciò che davvero cercano non è solo lusso, bensì un'esperienza memorabile. E qui, la componente umana fa ancora la differenza.
Nonostante l’abbondanza di informazioni disponibili online, il ruolo del broker resta fondamentale. Non basta una brochure. Il successo di un charter dipende soprattutto dall’equipaggio: ci sono clienti che scelgono la barca in base al comandante o allo chef. Il broker, se conosce bene la barca e il team di bordo, può orientare davvero le scelte. È una questione di fiducia e conoscenza diretta, che nessun algoritmo potrà mai sostituire del tutto.
PM - La Turchia, un tesoro tra Bodrum e Göcek
GA - La Turchia è da sempre una delle mete principali per il charter, soprattutto nella fascia tra Bodrum e Göcek – circa 140 miglia – che rappresenta il cuore pulsante del nostro mercato. Offre condizioni meteo favorevoli, un'infrastruttura eccellente, una stagione lunga e una cultura dell’accoglienza profondamente radicata. I clienti si sentono sempre i benvenuti, anche nei villaggi più remoti.
Dopo la pandemia, il numero di yacht presenti nella regione è cresciuto notevolmente, al punto da generare pressione sulle tariffe di ormeggio, che in alta stagione possono avvicinarsi ai livelli di Monaco. Tuttavia, la domanda resta alta e la soddisfazione dei clienti è costantemente elevata. Chi viene in Turchia tende a tornare. È raro trovare clienti insoddisfatti, a meno che non ci siano problemi tecnici gravi.
PM - Da quanto a quanto: il costo di un’esperienza in Turchia
GA - La flotta di caicchi – i tradizionali motovelieri in legno – è la più grande al mondo. Si parte da circa 20.000 euro a settimana per un'imbarcazione standard, fino ad arrivare a 100.000 euro per unità di lusso, sempre con equipaggio e servizi di bordo inclusi.
PM - Clienti sempre più globali, tra sostenibilità e aspettative
GA - Vediamo sempre più clienti dal Sud America, Medio Oriente e Asia, oltre agli americani ed europei. E la sostenibilità conta. Dai sistemi per la desalinizzazione a una gestione più attenta dei rifiuti a bordo e nelle marina, fino alla protezione della Posidonia e alla limitazione degli ancoraggi in zone sensibili: chi opera oggi deve essere consapevole dell’ambiente in cui naviga».
PM - Evoluzione normativa e complessità crescente
GA - Le normative UE, la non uniformità fiscale tra i vari Paesi, la contrattualistica sempre più lunga, le questioni legate alla protezione dei dati o alle sanzioni: il nostro lavoro è diventato più complesso. Ma resta centrale per garantire esperienze personalizzate, sicure e di qualità».
PM - Il futuro, umano e digitale insieme?
GA - Forse un giorno i chatbot potranno offrire suggerimenti automatizzati, ma serve sempre qualcuno che inserisca le informazioni giuste. L’esperienza vissuta, l’intuizione, l’empatia: sono ancora umane. E decisive.
Filippo Ceragioli
©PressMare - riproduzione riservata