Nautica, come è andata in borsa nel 2024 e le prospettive per il 2025
Il 2024 non è stato un anno particolarmente brillante per le società nautiche italiane quotate in borsa: Ferretti Group, Novamarine, Sanlorenzo e The Italian Sea Group. Fa eccezione solo Bellini Nautica, che ha quasi raddoppiato il suo valore da inizio anno.
Il titolo di Bellini Nautica, quotata in borsa dal giugno 2022, da inizio 2024 è salito del 93,75%, toccando quota 3,10 euro. Non a caso il ceo Battista Bellini ai microfoni di Pressmare si è detto molto soddisfatto della quotazione. Gli analisti di Integrae sim prevedono un target price di 5,25 euro e raccomandano l’acquisto del titolo. La società, attiva dal 1960, fa capo alla famiglia Bellini. Il cantiere nautico nel novembre 2024 ha ripreso a produrre barche con la Astor 36 e il 3 dicembre 2024 ha annunciato l’accordo con Fine & Country Real Estate Broker Llc (rete internazionale attiva nella commercializzazione e vendita di immobili residenziali di lusso), finalizzato alla promozione delle imbarcazioni a marchio Bellini Yacht nel mercato di Dubai.
Ferretti Group, produttore di yacht di lusso controllato dal cinese Weichai Group, da inizio anno è sceso del 2,60% e attualmente vale 2,82 euro. Il titolo è andato ancora peggio a Hong Kong, dove ha perso l’8,89% da inizio anno, attestandosi a quota 22,55 dollari di Hong Kong. Ciononostante, gli analisti di Kepler Chevreux per Ferretti raccomandano “Buy”, con target price a 4,40 euro, dato che il titolo è economico, non controllato da una famiglia imprenditoriale, e ha un andamento degli ordini in linea con le concorrenti Sanlorenzo e The Italiana Sea Group. Ricordiamo che la holding di Forlì ha debuttato alla Borsa di Milano al prezzo di 2,98 euro il 27 giugno scorso, dopo essersi quotato lo scorso anno sulla borsa di Hong Kong e realizzando così un dual listing. L’obiettivo della quotazione italiana era guardare agli altri mercati principali: America; Europa; Medio Oriente. Il Gruppo Ferretti è proprietario tra gli altri dei marchi Wally, Ferretti Yachts, Pershing, Riva, Crn, Custom Line.
Stabile in borsa in questi mesi la matricola Novamarine, quotata su Borsa Italiana dal 30 luglio scorso: da allora ha ceduto lo 0,84% e attualmente vale 3,56 euro. Le prospettive per Novamarine sono buone: un report di Banca Finnat, che raccomanda l’acquisto dell’azione con target price a 5,7 euro, stima una crescita media annua del valore della produzione dell’11,2%, da 28,2 milioni di euro attesi a consuntivo 2024 a 46,3 milioni stimati a fine 2028. Novamarine, attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di imbarcazioni da diporto ad elevate prestazioni nel segmento pleasure e nel segmento professionale, è sbarcata in borsa al fine di destinare le risorse finanziarie a un ampliamento del sito di produzione e allo sviluppo di nuove linee di prodotti. Ricordiamo che Novamarine è stata costituita nel 2008 e ha sede operativa presso il polo nautico di Olbia. Fa capo ai fratelli Andrea e Francesco Pirro (azionisti di riferimento mediante Sno Capital srl) e si è affermata tra i leader nella produzione di imbarcazioni da diporto fino a 30 metri. Il marchio Novamarine è riconosciuto a livello globale (43% delle vendite a clienti esteri) per gli elevati standard qualitativi dei propri prodotti.
Soffre in borsa Sanlorenzo, che da inizio anno ha lasciato sul terreno il 21,75%, con l’azione che oggi vale 32,55 euro. Ricordiamo che il cantiere nautico si è quotato sul segmento Star di Borsa Italiana il 10 dicembre 2019. Stando al piano industriale al 2025, il cantiere nautico punta a incrementare il margine ebitda al 19,5% o superiore nel 2025. Tra il 2023 e il 2025 gli investimenti saranno compresi tra 143 e 155 milioni di euro per supportare la crescita organica e sono al netto di operazioni straordinarie. Sanlorenzo punta a una posizione finanziaria netta di cassa pari a 185-205 milioni di euro nel 2025 e conferma un dividend pay-out del 30-40%. Gli analisti di Banca Intesa sono ottimisti sul titolo: raccomandano un “buy”, con target price a 52,5 euro.
Male in borsa anche The Italian Sea Group (Tisg), il cui titolo da inizio anno ha perso l’8,06% e attualmente vale 7,41 euro. Gli analisti di Intermonte tuttavia sono ottimisti sul titolo: raccomandano “Buy”, con target price a 12,50 euro. Tisg ha confermato la guidance per i ricavi 2025 attorno ai 430-450 milioni di euro, considerata la negoziazione di una decina di contratti in corso. La società è quotata in borsa dal giugno 2021. Detiene i marchi Picchiotti, Admiral, Perini navi, Tecnomar, Nca Refit. The Italian Sea Group è operatore globale della nautica di lusso, attivo nella costruzione e refit di motoryacht e navi fino a 100 metri. L'azienda, che fa capo all'imprenditore italiano Giovanni Costantino, vanta anche una business unit che gestisce il servizio di riparazioni e refit con focus su yacht e megayacht di lunghezza superiore ai 60 metri.
Per quanto riguarda l’anno che volge al termine, il settore superyacht prevede, per il preconsuntivo 2024, una chiusura positiva rispetto all’anno precedente per il 75% del campione e stabile per il restante 25%. L’andamento del portafoglio ordini corrente mette in luce la normalizzazione dei tassi di crescita, con circa due terzi delle aziende che indicano una limitata riduzione dell’order book (contenuta fra il -5% e il -10%) e la parte rimanente del campione suddivisa fra stabilità e crescita entro il 5%. Lo certificano i dati diffusi il 12 dicembre scorso, in occasione dell'assemblea di Confindustria Nautica. Le stime di chiusura del 2024 vedono una contrazione del fatturato per il 60% del campione, con previsioni di riduzione comprese fra -5% e oltre il -30%, stabilità per il 18% dei rispondenti e crescita per il 22%.
Per il 2025 le prospettive per il settore nautico sono invece buone. Sempre secondo Confindustria Nautica, quasi due terzi del campione (63%) indica una probabile stabilità, il 23% una riduzione, il 14% un miglioramento rispetto al 2024. Oltre il 55% delle imprese attive nel turismo nautico prevede un’ulteriore crescita del volume di affari, il 39% un mantenimento dei livelli precedenti e soltanto il 6% una possibile flessione. Inoltre, entro il 2028 il numero di adulti con una ricchezza superiore al milione di dollari crescerà in 52 dei 56 mercati analizzati dal Global Wealth Report 2024 di Ubs. L’aumento del numero di miliardari (Very high net worth individual e Ultra high net worth individual) dovrebbe portare con sé anche un aumento delle vendite di superyacht.