Il sindaco di Viareggio Del Ghingaro, attacca ancora l’Autorità portuale regionale

Editoriale

10/04/2023 - 06:30

Il passaggio della concessione sulla palazzina Perini Navi e le antistanti banchine, in Darsena Europa, di cui avevamo dato anticipazione a metà marzo, sta sollevando un polverone a Viareggio. Giorgio Del Ghingaro, sindaco della città, ancora una volta attacca la Regione Toscana e il suo presidente, Eugenio Giani, in una polemica esplosa con la nomina, giusto un anno fa, di Alessandro Rosselli a segretario dell’Autorità portuale regionale – competente sui porti di Marina di Campo, Porto Santo Stefano e Giglio Porto, oltre Viareggio - culminata nel ricorso al TAR presentato sulla stessa dal Sindaco, e prolungata da altri episodi che tengono alta la tensione.

Il porto di Viareggio

Un paio di settimane fa, c’era stata una dura presa di posizione del Sindaco che aveva chiamato a rispondere Rosselli sui ritardi nei lavori previsti per l’approdo viareggino e sulla mancata presentazione del bilancio 2021 da parte dell’Autorità portuale.

Stavolta Del Ghingaro attacca Rosselli e Giani, preannunciando che andrà a fondo sulla questione Perini, in aperto contrasto con la decisione espressa dal Comitato portuale dell’Authority di Viareggio, che ha consentito a Next Yacht Group di subentrare a The Italian Sea Group nella concessione dell’ex quartier generale Perini, la palazzina in fondo a via Coppino.

Il porto di Viareggio

Cosa non torna al Sindaco? In un video postato sulla propria pagina Facebook afferma che "è una cosa che dal punto amministrativo non mi convince, mi rivolgerò alle autorità competenti per avere chiarezza. Non sono contrario al subentro di per sé, ma la pratica non è stata approfondita".

In primis, Del Ghingaro vuole sapere se la procedura è stata autorizzata dal tribunale di Lucca, visto che le strutture di cui sopra sono comprese nei cespiti del fallimento di Perini Navi, rilevate all’asta assieme a quelle di La Spezia da The Italian Sea Group. Acquisizione avvenuta a fine 2021, per 80 milioni di euro, che ha compreso garanzie di continuità produttiva nei cantieri viareggini e quindi occupazionali. Per il primo cittadino queste ultime non appaiono chiare, visto che non sono stati forniti i piani industriali di Next Yacht Group, il soggetto subentrante nella concessione.

Giorgio Del Ghingaro, Sindaco di Viareggio

Quindi, denuncia la troppa fretta con la quale è stato dato il via libera al passaggio della concessione, senza quelli che lui ritiene essere “i necessari approfondimenti”.

Infine, il Sindaco di Viareggio solleva anche un presunto conflitto di interessi nella votazione del Comitato portuale dell’Authority di Viareggio, alla quale hanno partecipato oltre al Comune - l’unico contrario - anche Regione, Provincia e Camera di commercio.

“Il delegato della Camera di commercio presente al voto, che ha espresso parere favorevole, guarda caso è un dipendente dell’azienda che con questo via libera farà il suo ingresso. Quindi ha votato a favore di un provvedimento che interessa l’azienda per cui lavora. Dico che noi non abbiamo apprezzato questa cosa”.

Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana

Per dovere di cronaca, stando a quanto riporta la stampa locale, il delegato in questione avrebbe invece consegnato le proprie dimissioni all’azienda a dicembre del 2022, prima della nomina.

Ciò comunque non sposta il giudizio su quello che sembra essere uno scontro personale in atto da anni, iniziato fra esponenti della stessa area politica – Del Ghingaro e Giani sono entrambi di estrazione PD – e che porta di fatto a una crisi istituzionale fra Comune e Regione, non certo per il bene di Viareggio.

Il progetto Asse di penetrazione di Viareggio

Il porto, centro nevralgico delle costruzioni nautiche e navali che sostengono l’economia della città, ha bisogno di interventi rapidi che ne consentano il pieno utilizzo e, con esso, la crescita delle aziende che operano nel settore nautico: cantieri, filiera, servizi. L’asse di penetrazione per migliorare la viabilità di Viareggio, facilitando l’accessibilità al porto, così come le modifiche al piano regolatore portuale, sono attesi da anni e la mancata sinergia che dovrebbe sussistere fra Comune e Regione, rischia di impantanare tutto nelle sabbie mobili della burocrazia, fra impugnazioni, voti contrari e veti.

Per mantenere la competitività del polo nautico locale, nel quale si costruiscono quasi un terzo dei degli yacht di lusso made in Italy, è invece necessario che si intervenga al più presto, altrimenti c’è il rischio che le imprese del settore scelgano di andare a lavorare, produrre ricchezza e posti di lavoro altrove.

Cristina Bernardini

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