L'Arch. Alessandro Rosselli, commissario Autorità portuale Toscana
Autorità portuale regionale Toscana: prorogato il commissario Rosselli
Come era facile prevedere, l'architetto Alessandro Rosselli è stato prorogato quale commissario dell'Autorità portuale regionale Toscana fino al 15 gennaio. Il decreto a firma del presidente Eugenio Giani, è già esecutivo e quindi per il porto di Viareggio (e di Marina di Campo, Porto Santo Stefano e Giglio) si continua a procedere a forza di rimandi per una posizione funzionale assolutamente importante. Sia per la conduzione complessiva dello scalo sia per i tanti problemi irrisolti dello scalo, che sta sempre più impaludandosi tra nomine, ricorsi, sentenze del Tar, questo e quest'altro e via così. Intanto, e nemmeno più sottovoce, si moltiplicano le voci che parlano di prossime delocalizzazioni che alcuni grandi cantieri vorrebbero attuare, anche nel breve periodo, se le cose andassero avanti così. Detta in modo schietto: il lavoro c'è, come mai avvenuto prima, e le aziende chiedono certezze sul fronte burocratico amministrativo da parte delle amministrazioni pubbliche. In primis la costruzione del sabbiodotto, come promesso da anni e mai realizzato, e la liberazione dell'area del vecchio mercato ittico da destinare a scalo diretto con la Darsena Nuova.
È universalmente noto che l'industria nautica viareggina è di gran lunga la prima attività economico finanziaria locale, muove centinaia di milioni di euro l'anno, dà lavoro in media a 5.000 persone, con punte di 7.000 nei momenti clou della stagione. E “radio banchina” (che non sbaglia mai), anche in questi giorni condanna apertamente il “modus operandi” delle amministrazioni competenti che battibeccano da troppo tempo su nomi e cognomi, qualifiche, gradimenti, ricorsi al Tar, rinvii, attese di proroghe per udienze di tribunali su cause collegate al porto, e potremmo continuare all'infinito. Il gioco degli scacchi è senza dubbio affascinante, se svolto con competenza, talento e attitudine... E poi, alla fine, resta tutto confinato a un tavolo con due giocatori che si danno, di solito, appuntamento per la rivincita. L'oggi e il prossimo futuro del porto di Viareggio non doveva e non può continuare ad essere trattato come è stato fatto finora. Potrebbero rischiare molto le aziende, i dipendenti, le aziende terziste, i professionisti, la città.