
Future of Interior Yacht Design: un nuovo approccio consapevole per yacht con interni più sostenibili
La fine di giugno 2025 ha segnato una nuova tappa significativa nel percorso verso interni yacht più “intelligenti” e sostenibili. In collaborazione con la Water Revolution Foundation, F/YACHTING ha ospitato con successo, presso la propria sede di Thomasberg (Austria), la seconda edizione del workshop “Future of Interior Yacht Design”.
Dando continuità all’entusiasmo suscitato dalla prima edizione di gennaio, l’incontro ha approfondito i contenuti proposti, allineandosi alla recente pubblicazione della Roadmap 2050 – Verso uno yachting rigenerativo.
Questa roadmap si propone come una vera e propria bussola per affrontare, in maniera condivisa, le sfide ancora inesplorate della sostenibilità nel settore. Definisce un approccio coordinato, basato su dati concreti e obiettivi misurabili, per avviare il processo di decarbonizzazione della nautica da diporto. Gli obiettivi sono rivolti a tutti gli attori della filiera: design, costruzione, utilizzo e refit.
Sviluppata grazie a un’analisi congiunta che ha coinvolto i principali protagonisti del comparto, la Roadmap non si limita a fotografare lo stato attuale, ma delinea un percorso operativo verso l’obiettivo “net zero” al 2050.
Pur essendo uno strumento volontario, Roadmap 2050 si spinge ben oltre i requisiti normativi attuali – un aspetto particolarmente rilevante alla luce del rinvio delle nuove normative europee in materia di rendicontazione. Si tratta quindi di uno strumento proattivo che consente al settore nautico di restare protagonista, tracciando un percorso specifico verso un futuro realmente rigenerativo.
Aderire alla Roadmap significa rendere la propria azienda "future-proof" dal punto di vista ambientale, passando da una logica di mitigazione degli impatti a una visione orientata alla creazione di valore positivo.
Questo messaggio ha guidato l’intera giornata, inaugurata da un panel intitolato: “Next Gen Yacht Interior – Quanto deve essere davvero sostenibile?”
Moderata da Alex Beaugeard, la tavola rotonda ha raccolto i pareri di personaggi autorevoli come Clarissa Androsoni, Markus T. Inäbnit, Dr. Julia Riedmeier, Laura Pomponi e Jos van der Meer. Insieme, hanno messo in discussione visioni consolidate, affermando con forza che la sostenibilità non rappresenta un limite, ma al contrario un catalizzatore creativo per l’eccellenza progettuale.
Dal confronto è emersa una chiara volontà condivisa: superare definitivamente le narrazioni obsolete.
La sostenibilità non può più essere vissuta come un obbligo o un mero adempimento normativo, ma va comunicata come un vantaggio strategico, capace di generare valore lungo l’intera catena di fornitura. Dalla scelta dei materiali ai processi, fino alla cultura aziendale, la sostenibilità deve diventare un quadro strutturale per l’innovazione e la competitività futura.
Nel corso del workshop operativo che ha fatto seguito al dibattito, i partecipanti hanno potuto applicare concretamente questo approccio. L’obiettivo era coniugare visione e pragmatismo, identificando criticità ma anche soluzioni concrete già emergenti nel settore.
Designer, cantieri e project manager hanno lavorato insieme per definire strategie in grado di integrare i principi della sostenibilità, in ogni fase della progettazione e della produzione.
Come evidenziato anche negli interventi introduttivi, le soluzioni proposte da F/YACHTING dimostrano che l’impiego di materiali sostenibili non solo è compatibile con i più elevati standard di lusso, ma consente di raggiungere un livello superiore, in termini di valore narrativo e durata nel tempo.
È stato infine lanciato un chiaro appello a un cambiamento di paradigma: sostituire un approccio reattivo con una vera cultura del design rigenerativo, e ripensare la sostenibilità come opportunità collettiva, non come sfida individuale.
Questi workshop nascono con un obiettivo preciso: generare cambiamento concreto. Perché solo con risultati tangibili sarà possibile coinvolgere l’intero settore e creare lo slancio necessario per una trasformazione sistemica.
Rebecca Gabbi
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